Home Mercato Il 2022 nel comparto elettrico? Molto buono con crescite a doppia cifra e picchi del 35% nel fotovoltaico
Il 2022 nel comparto elettrico? Molto buono con crescite a doppia cifra e picchi del 35% nel fotovoltaico

Il 2022 nel comparto elettrico? Molto buono con crescite a doppia cifra e picchi del 35% nel fotovoltaico

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Queste le tendenze di FME, Federazione Distributori Materiale Elettrico, nella analisi mensile delle vendite dei soci. Preoccupazione invece per lo scenario 2023, come ci ha anticipato il presidente Ingegner Ezio Galli.

 

La Federazione Nazionale Grossisti Distributori Materiale Elettrico dal 1970 raccoglie i principali distributori italiani di materiale elettrico in Italia. Rappresenta il 90% del fatturato globale riunendo attualmente 80 imprese associate, con circa 1000 punti vendita operanti su tutto il territorio nazionale nel comparto della distribuzione all’ingrosso e al dettaglio di apparecchi e di materiale elettrico nei settori industriale, civile ed illuminotecnico. Un comparto che il 2021 si era chiuso con una crescita del 33% e con un valore di mercato di 6,5 miliardi di euro.

 

I principali obiettivi sono quelli associativi classici, ossia tutelare la categoria su tutti i vari tavoli, principalmente nel confronto con Anie, ossia l’associazione dei produttori e, quindi, dei fornitori della filiera del materiale elettrico. FME si prefigge inoltre di promuovere tutte le attività di interesse per la categoria, coordinando le singole iniziative e mantenendo vivo lo spirito di collaborazione tra gli Associati, tramite il coinvolgimento della base associativa ed il rilancio delle attività territoriali. Qualsiasi situazione problematica o eccezionale debba nascere nello scenario economico e di mercato, l’associazione è pronta per farsene carico, ovviamente senza entrare in nessun caso nelle problematiche di natura commerciale.

 

La Federazione è strutturata in un Consiglio Direttivo composto da 9 membri. Il Consiglio Direttivo, rieletto il 3 dicembre 2019 ha come Presidente Ezio Galli, al suo secondo mandato triennale (nella foto) che abbiamo intervistato per approfondire gli scenari della distribuzione del comparto elettrico italiano.

 

(leggi qui l’intervista integrale)

 

Secondo i dati della vostra associazione, qual è l’andamento della distribuzione di materiale elettrico a valore e a volume?

Galli – Premetto che non abbiamo strumenti che ci consentano di misurare a volume il nostro comparto. Noi lo misuriamo a valore con uno strumento dedicato, lo SVE che raccoglie di dati di vendita di tutti gli associati mensilmente, pubblicandoli nel mese successivo e dotando l’associazione di un valore molto dettagliato del mercato. Secondo i dati al 31 di agosto 2022, siamo a 5.356.571 euro di fatturato che corrispondono ad una crescita del 34,23%.

 

Mentre secondo i dati annuali, il 2021 si era chiuso con una crescita del 33% e con un valore di mercato di 6,5 miliardi di euro.

Se entriamo nel dettaglio di questa analisi, possiamo identificare come ci sia una grossa fetta legato al fotovoltaico che sta incidendo in maniera molto forte su questa crescita con un + 35%. Splittando maggiormente il dato, al netto del segmento fotovoltaico, le crescite legate ai nostri prodotti standard sono decisamente più contenute e pur mantenendo con crescite a due cifre, si parla di + 13-14%.

 

Il fotovoltaico sta stravolgendo tutte le logiche di crescita tant’è che, quest’anno, abbiamo deciso di separare da gennaio 2022 questo segmento dalla voce materiale elettrico per poter valutare con maggior obiettività i due mercati. Si tratta di una crescita abnorme certamente trainata dall’uso anche smodato del Superbonus. Questo ha creato anche una forte difficoltà nel reperimento dei materiali che i clienti e i cantieri aspettano mesi e mesi e pur con tassi molto positivi di fatturato, generano una gestione molto complessa degli ordini.

(Continua in Ferrutensil di ottobre…)