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“Acciaio al Femminile”, il nuovo progetto della filiera dell’acciaio

“Acciaio al Femminile”, il nuovo progetto della filiera dell’acciaio

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Un progetto che vuole parlare alle donne della filiera dell’acciaio, e oltre, per fare rete, condividere difficoltà e buone pratiche e arrivare ad azioni concrete per promuovere la presenza femminile nelle imprese.

 

È “Acciaio al Femminile” e a lanciarlo è stata siderweb – La community dell’acciaio con il webinar “Leadership al femminile”.

 

Il progetto ha tre finalità principali. «La prima è unirci, confrontarci e condividere fatiche e difficoltà, ma anche esperienze virtuose e best practice che possano ispirare e stimolare. Il tutto senza essere un gruppo chiuso e stereotipato – ha spiegato Francesca Morandi, Content Manager di siderweb –. La seconda è produrre un “output” verso due mondi: da un lato la community dell’acciaio. Abbiamo infatti notato che spesso a prevalere sono volti maschili, penso per esempio proprio ai nostri webinar, dove vorremmo portare anche le operatrici e le manager della filiera. Dall’altro il mondo della formazione e degli istituti scolastici. Perché tra le cause della carenza di donne nell’acciaio c’è anche il basso numero di ragazze che scelgono percorsi formativi Stem, considerati – a torto – di esclusivo appannaggio maschile. Vorremmo arrivare a incentivare l’accesso a questo tipo di studi; il modo lo vedremo strada facendo».

 

Il terzo obiettivo, ha spiegato ancora la Content Manager di siderweb, riguarda il come attuare questo progetto: «Con contenuti e contaminazione, aprendoci anche a figure non prettamente siderurgiche che possano darci ulteriori stimoli».

 

Proprio come la presidente di Borsa Italiana, Claudia Parzani, intervistata nel corso del webinar di oggi. «Non credo che il tema della leadership sia necessariamente legato al genere, forse più alla generazione o al bisogno» ha detto. «Se applichiamo modelli di leadership tradizionali senza guardarli con occhio critico o adeguarli alle situazioni, questi non risultano efficaci. In quest’ottica, forse nel periodo che stiamo attraversando le caratteristiche di un modello di leadership femminile risultano più adeguate ai bisogni attuali, rispetto al modello maschile. Un modello che, allo stesso modo di quello femminile, viene categorizzato e stereotipato con schemi e caratteristiche ben precise, che spesso si dimentica che il o la leader sono persone ciascuna con la propria identità. Quello che vorrei fosse chiaro è che, indipendentemente dall’essere donna o uomo, non si può essere lo stesso tipo di leader tutti i giorni. Bisogna sapersi adattare, essere flessibili per poter essere efficaci».