
Assosistema Safety: import maschere protettive a +1424% (vs 2019)
Nell’anno 2020, sono state importate nel nostro Paese maschere protettive (FFP2, FFP3, mascherine chirurgiche) per un valore complessivo di 3.178.976.980 di euro pari a +1424% rispetto al 2019 (circa 208 milioni di euro).
La Cina rappresenta l’89% per quasi 3 miliardi di euro di valore.
Il volume di affari generato è quello che, tra le tipologie di DPI contro il COVID, ha maggiormente risentito dell’impatto derivante dall’emergenza sanitaria, secondo le analisi a cura del Centro Studi di Assosistema Confindustria su dati Istat – Eurostat.
Percorrendo nel dettaglio l’anno 2020 si evidenzia quanto segue:
Nel primo trimestre del 2020 (gennaio – marzo) il volume di maschere acquistate dall’estero ha fatto registrare un iniziale andamento simile all’anno precedente nei mesi di gennaio e febbraio.
Con i primi casi COVID italiani (fine febbraio) e con l’autorizzazione ad importare DPI validati in deroga (17 marzo 2020 DL Cura Italia), a marzo 2020 si è assistito ad un drastico aumento del +436% rispetto al mese precedente. Al termine del trimestre, il dato 2020 fa segnare + 149% sullo stesso periodo del 2019, passando dai circa 56 milioni di euro del 2019 ai quasi 140 milioni di euro del 2020.
Lo scenario cambia decisamente nel secondo trimestre (aprile – giugno), in cui gli acquisti registrano un ulteriore aumento in aprile (+388% su marzo 2020), al quale segue un mese di maggio in linea. La fine del lockdown e la ripresa delle attività produttive – la necessità di dover indossare mascherine anche all’interno dei contesti lavorativi per i lavoratori non in grado di rispettare continuativamente la distanza interpersonale, disposto dal Protocollo sottoscritto il 24 aprile 2020 – hanno fatto salire le importazioni nel mese di giugno, raggiungendo il picco mensile più alto dell’intero anno (772 milioni di euro nel solo mese di giugno). L’import del secondo trimestre 2020 vale circa 1.700 milioni di euro rispetto ai 50 milioni dello stesso periodo 2019, segnando + 3362%.
Nel corso del terzo trimestre (luglio-settembre), il divario tra i valori delle cumulate 2020 e 2019 raggiunge il massimo dell’anno: a luglio 2020 l’import raggiunge il +1930% rispetto al pari periodo del 2019. In agosto, le chiusure estive delle attività commerciali e la modifica della procedura di validazione in deroga per DPI importati che, dal 4 agosto 2020, diventa di competenza delle singole regioni (Legge 17 luglio 2020, n.77), causano una contrazione dell’import (-85% su luglio 2020).
Il terzo trimestre segna comunque una differenza significativa sullo stesso periodo del 2019 del +1603% (+ di 920 milioni di euro nel 2020 contro i 54 milioni del 2019).
Nel corso dell’ultimo trimestre (ottobre – dicembre) il valore degli acquisti risulta essere complessivamente pari a 372.529.073 di euro, meno della metà della sola mensilità di giugno 2020 (772.089.216 di euro). La differenza a valore del quarto trimestre 2020 è pari a + 680% sullo stesso periodo 2019 (372 milioni di euro contro quasi 48 milioni.
Paesi di importazione. La maggioranza delle maschere entrate nel nostro Paese ha come provenienza la Cina per quasi 3 miliardi di euro di valore (89%), seguita a distanza dalla Germania (2,64%) e da altri Paesi europei con quote marginali.
EXPORT. E’ interessante rilevare l’andamento della produzione italiana di mascherine, che durante l’anno 2020 è stata venduta a Paesi esteri e non utilizzata sul territorio nazionale. Nell’intero anno 2020 il valore di maschere cedute a Paesi esteri risulta in aumento del +111% rispetto all’anno precedente con un ammontare complessivo superiore a 200 milioni di euro.