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Aumentano le compravendite commerciali

Aumentano le compravendite commerciali

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Dai dati elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa +47,3% delle transazioni rispetto al 2020 e del +15,5% rispetto al 2019.

 

In base ai dati sulle compravendite commerciali diramati dall’Agenzia delle Entrate, elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, i primi nove mesi del 2021 hanno visto un aumento del 47,3% delle transazioni rispetto al 2020 e del 15,5% rispetto al 2019. Significativo che, in molte grandi città, le compravendite siano in aumento anche rispetto al 2019, periodo pre-pandemia, a testimonianza di un mercato vivace. Fanno eccezione Bologna, Firenze e Milano dove ancora non si sono recuperati i volumi del 2019.

In base ai dati dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, provenienti dalle agenzie specializzate del Gruppo, sul mercato dei negozi i prezzi e i canoni sono ancora in ribasso nella prima parte dell’anno e, dopo le difficoltà importanti, che il mercato ha registrato durante il lockdown, sembrano esserci ora spiragli di ripresa. Le informazioni congiunturali più recenti segnalano un’ulteriore forte espansione dei consumi, favorita dall’allentamento delle restrizioni (associato ai progressi nella campagna di vaccinazione).

Il clima di fiducia delle famiglie è a livelli elevati e gli ultimi dati sui consumi degli Italiani, diffusi da Censis e Confimprese, fanno ben sperare. Infatti, sono 4,5 milioni gli Italiani pronti a spendere, più di quanto facessero nel periodo pre-Covid. Nel secondo trimestre del 2021 i consumi si sono ripresi del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, invertendo così la tendenza registrata nella prima parte dell’anno. È importante sottolineare che, da molte indagini, risulta che gli Italiani hanno il desiderio di acquistare nei negozi e di tornare allo shopping fisico da cui trarre emozioni e benessere: perciò la tendenza sarà quella di procedere ad una combinazione di canali fisici e online. La ristorazione, particolarmente colpita, anche in seguito al forte ridimensionamento dei flussi turistici, è in parte sopravvissuta grazie al delivery e alla possibilità, nei mesi estivi, di occupare le aree esterne.

Nelle top location si sono liberati spazi e questo sta spingendo le operazioni di riposizionamento, reso possibile dal fatto che si ricorre sempre meno al pagamento delle key money e che, in molti casi, sono stati rinegoziati i canoni di locazione. Quando la rinegoziazione non è stata possibile, le attività che non necessitano di visibilità si sono spostate dal centro verso la periferia per pagare canoni più contenuti.