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Big data, la nuova valuta per conoscere il consumatore

Big data, la nuova valuta per conoscere il consumatore

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La nuova ‘materia prima’ dei big data è stata rielaborata attraverso le tecniche classiche di ricerca, un’analisi fattoriale e una definizione dei cluster.

 

“I dati oggi rappresentano la nuova valuta, infinitamente più precisa e definita di quanto mai accaduto in precedenza, oltre che in continuo mutamento”.

 

L’enorme quantità di informazioni digitali sul comportamento di navigazione e ricerca degli italiani è stata la materia prima utilizzata da GroupM, media holding del gruppo WPP, per poter ricostruire l’idenkit dell’Italia. Oltre 50 milioni di interazioni giornaliere e più di 360 categorie di interessi hanno permesso di innovare e ridefinire i confini della ricerca di base, elaborando informazioni per integrare metodi di ricerca (sino ad oggi probabilistici) con approcci innovativi e scientifici.

 

Ne è emersa una fotografia interessante presentata in occasione del recente IAB Forum da Roberto Binaghi, VP Vision GroupM Italy e Massimo Russo, direttore generale della Divisione Digitale di GEDI Gruppo Editoriale.

 

La nuova ‘materia prima’ dei big data è stata rielaborata attraverso le tecniche classiche di ricerca, un’analisi fattoriale e una definizione dei cluster, per restituire l’affresco dell’Italia di oggi.

 

Fino a ieri per capire i comportamenti e gli interessi delle persone era necessario interrogarle innescando in loro un naturale meccanismo di difesa. – ha commentato Roberto Binaghi – Oggi, invece, possiamo partire da quello che le persone fanno, per capire chi sono. Senza schermi e senza maschere”.

 

La popolazione italiana è stata suddivisa in otto cluster: dai segmenti più avanguardistici nell’utilizzo della rete, rappresentati dalle élite digitali a quelli più mainstream che fanno un uso semplice e meno assiduo del digitale con sotto diverse realtà che differenziano le loro navigazioni in base ai  diversi interessi predominanti (economia famigliare, socializzare, vita privata ecc.). Tra i parametri presi in analisi: quantità del tempo speso online ed eterogeneità degli interessi navigati, a dimostrazione del fatto che il fattore tempo e l’interesse di navigazione rappresentano oggi caratteristiche peculiari per capire l’individuo italiano.

 

Un affresco che si traduce in un quadro operativo che mette a disposizione di GroupM oltre 4.500 segmenti di audience pronti a essere pianificati: dai life-stage alla fruizione media, dalle micro-tendenze ai fenomeni stagionali.

 

Ha concluso Massimo Russo: “I dati oggi rappresentano la nuova valuta, infinitamente più precisa e definita di quanto mai accaduto in precedenza, oltre che in continuo mutamento. La parte abitata della rete racconta di noi anche ciò che non sappiamo o che non ci rendiamo conto di essere”.