
Bioedilizia, l’Italia è quarto produttore europeo di edifici in legno
Il Rapporto Case ed edifici in legno di FederlegnoArredo conferma la vitalità di un settore che non arretra. La bioedilizia residenziale è presente soprattutto in Lombardia 23% a cui segue Veneto 19%, Trentino-Alto Adige 12% ed Emilia-Romagna 11%
Gli edifici in legno si affermano come un mercato resiliente alla crisi edile, estremamente specializzato e rivolto verso l’eccellenza. Questa è una delle evidenze del terzo “Rapporto Case ed Edifici in Legno” di FederlegnoArredo, l’associazione confindustriale del settore, diffuso recentemente che periodicamente analizza il comparto per monitorarne lo stato di salute e gli sviluppi attesi nel campo della bioedilizia.
Il confronto con la produzione di edifici in legno degli altri Paesi europei conferma inoltre il nostro paese al quarto posto come capacità produttiva e volumi di mercato gestiti, dopo Germania, Regno Unito e Svezia, segnando una costante crescita dimensionale.
La maggior concentrazione di imprese è nel Trentino Alto-Adige 24%, seguito dalla Lombardia 22% e dal Veneto 15%. Le abitazioni in bioedilizia sono soprattutto in Lombardia con il 23% delle abitazioni, a cui segue Veneto 19%, Trentino-Alto Adige 12% ed Emilia-Romagna 11%, con l’indicazione di una progressiva diffusione delle tecniche costruttive in legno anche in territori tradizionalmente meno legati all’utilizzo del legno quale materiale a uso strutturale.
Le costruzioni in legno in Italia rappresentano il 7% delle nuove abitazioni costruite dal settore edile (2017), con un numero di edifici stimati sul territorio nazionale pari a 3.224, di cui il 90% destinato al residenziale, per una stima di valore complessivo del costruito pari a circa 700 milioni di euro.
Le imprese che operano nella realizzazione di edifici in legno sono spesso diversificate anche in altri segmenti del mercato in legno come le grandi costruzioni, ponti o coperture in legno e complessivamente generano un mercato che si stima in 1,3 miliardi di euro.
Numeri importanti che evidenziano un trend in decisa controtendenza positiva rispetto a un settore dell’edilizia ancora in sofferenza, a conferma dell’interesse crescente di committenti privati e pubblici per questa tipologia di costruzioni trainata da riduzione al minimo i consumi energetici dell’abitazione, rispetto dei principi di sostenibilità, competizione in termini di costi di costruzione e sicurezza dal punto di vista sismico.
Il terzo “Rapporto Case ed Edifici in legno” è relativo agli anni 2016/2017 ed è basato sull’elaborazione dei dati forniti da 239 aziende, ovvero i principali player del settore. L’indagine ha quindi analizzato l’edilizia in legno in Italia in termini di numero di edifici costruiti (residenziali e non residenziali), stima del mercato nazionale, distribuzione territoriale delle aziende e del loro fatturato, nonché la distribuzione delle soluzioni abitative realizzate per singola Regione.