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Caro affitti in ferramenta? Il centro costa sempre di più

Caro affitti in ferramenta? Il centro costa sempre di più

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Raccontiamo questa storia come simbolo di un fenomeno sempre più diffuso. Se i locali comunali fanno gola, scatta il salasso per lo storico ferramenta Sorio, da oltre cento anni in piazza Matteotti a Vicenza.

La nota rivendita di ferramenta e casalinghi presente dal 1920 nella città vicentina ha visto aumentare il canone del 50% dopo l’interesse di un altro privato.

 

La vicenda riportata dal Giornale di Vicenza in questi giorni di caldo torrido racconta come due elementi del libero mercato immobiliare commerciale, la concorrenza e il diritto di prelazione producano come effetto finale il rialzo dei prezzi per chi opera nella distribuzione di prossimità.

 

Il tema è quello delle locazioni degli immobili comunali a destinazione commerciale con concessione vicina alla scadenza. In queste situazioni, sembra che il Comune sia sempre più spesso è orientato a procedere con un’indagine di mercato attraverso la pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse. E questo indipendentemente dal fatto che il locatario abbia espresso o meno l’intenzione di proseguire con l’attività; iniziativa che produce sempre più spesso risultati imprevedibili, ma certamente al rialzo, delle quote richieste per la locazione quando si materializzano altre offerte caratterizzate da importi superiori rispetto al canone pagato dal concessionario.

 

Concessionario che può esercitare il diritto di prelazione, ma allineandosi alla proposta della concorrenza. Un iter che se permette al Comune di valorizzare il patrimonio, con un aumento degli introiti, rischia di rivelarsi un salasso per i gestori presenti. E nel caso in questione da 25.705,00 euro l’anno, il canone d’affitto è arrivato a ben 40 mila euro l’anno (a cui bisogna aggiungere tre mensilità come caparra e il pagamento anticipato della registrazione all’Agenzia delle Entrate per tutti gli anni di validità del contratto, e si tratta di altri 7200 euro, più i diritti di rogito e le spese di segreteria comunale, tutti a carico della ferramenta).

 

È quanto accaduto allo storico negozio di ferramenta e casalinghi Sorio che vanta anche il riconoscimento di  “bottega storica”. Dal 1920, un vero e proprio punto di riferimento per chi, a Vicenza, debba comprare una vite, una maniglia, fare una piccola riparazione in casa, sempre nello stesso posto, al numero 15 di piazza Matteotti, negli stessi locali da 104 anni.

 

Il cui titolare commenta – “Se fosse successo venti o trenta anni fa, quando il negozio andava a gonfie vele, non sarebbe stato un problema, ma nell’era di Amazon e dei centri commerciali gli affari si sono più che dimezzati, e per noi è un aumento di spese a cui è difficile far fronte. Quello che ci dispiace è che questa è l’ennesima dimostrazione del fatto che le botteghe storiche del centro non sono per nulla tutelate. Credo che questo negozio faccia anche un servizio alla popolazione. Se a qualcuno si rompe qualcosa, perde la vite di un attrezzo, può venire qui e noi con un euro gliela ripariamo. Su Amazon, invece, devi ricomprare l’intero oggetto. Questo avrà ancora un qualche valore, no?».

 

Difficile immaginare l’attività in un altro luogo ed è curioso come a livello di amministrazione locale non si valuti la perdita irrimediabile del valore storico e culturale di botteghe di prossimità come questa, la cui chiusura cambia il volto dei nostri centri storici e delle città.