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Catas chiude un ottimo 2022 e guarda gli obiettivi 2023

Catas chiude un ottimo 2022 e guarda gli obiettivi 2023

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L’anno che si è appena concluso è stato davvero buono per Catas, il più importante laboratorio europeo per le prove e i test del settore legno-arredo.

 

L’azienda guarda ai dodici mesi passati con una concreta soddisfazione, alla luce di una leggera crescita rispetto ai dati del 2021 in termini di prove effettuate, poco meno di 45mila e di un fatturato che si conferma poco sopra la soglia dei 7 milioni di euro. In crescita il personale, che ha raggiunto le 56 unità ed è destinato ad aumentare ancora grazie alle assunzioni in programma nelle prime settimane del nuovo anno.

 

“Un 2022 che ci ha piacevolmente sorpreso – commenta il direttore Franco Bulian – se pensiamo al clima di preoccupazione nel quale era cominciato, fra le incertezze della pandemia e la guerra in Ucraina che ha determinato la chiusura di tre mercati – Ucraina, Bielorussia e Russia – nei quali realizzavamo circa il 4 per cento del nostro fatturato”.

 

Al risultato hanno indubbiamente contribuito alcune delle attività avviate da Catas nel 2022, prima fra queste un rinnovato impegno nella fornitura di macchine di prova ideate e realizzate da Catas Engineering, grazie al quale sempre più aziende che producono mobili possono mantenere sotto controllo la qualità dei propri prodotti. Decisamente proficuo anche l’esordio del nuovo servizio avviato dal laboratorio, “The Life Cycle measured by Catas”: in un tempo nel quale i mercati di tutto il mondo sono sempre più attenti ai temi della sostenibilità sono state e continuano a essere tante le imprese che si rivolgono a Catas per misurare oggettivamente l’impatto ambientale di una materia prima, di un semilavorato o di un prodotto finito secondo i principi internazionalmente riconosciuti del LCA-Life Cycle Assessment.

 

A fronte di un mercato italiano in continua crescita, i test e le prove effettuate per clienti di tutto il mondo rappresentano oggi il 35 per cento dell’intera attività di Catas. Nel 2022, in particolare, si è registrato un significativo aumento delle commesse arrivate dalla Cina, dove molti produttori devono rispondere agli stringenti capitolati che i colossi mondiali della distribuzione di arredi impongono loro.

 

C’è molta a carne al fuoco per l’anno appena iniziato, attività, investimenti e programmi che permetteranno a Catas di sviluppare ulteriormente le proprie attività nelle tre sedi in Friuli-Venezia Giulia, in Lombardia e nelle Marche. A San Giovanni al Natisone (Udine) è tutto oramai pronto per dare il via alla progettazione e alla costruzione dell’ampliamento dello stabile che accoglie il Laboratorio fuoco e il Laboratorio Meccanico, ulteriori 2.400 metri quadrati su tre piani.

 

Senza dimenticare l’estero: nel corso del 2023 Catas sarà infatti presente per la prima volta ad alcune fiere ed eventi per testimoniare la propria vocazione internazionale e la volontà di essere sempre più presenti in modo diretto ovunque nel mondo ci sia bisogno di misurare prestazioni e risultati per il settore del legno-arredo.

 

Il 2023 vedrà anche il trentesimo anniversario dalla nascita dei “CQA-Catas Quality Award”, una certificazione che non riguarda un singolo bene, ma un’intera produzione che vede dunque affermarsi in termini di qualità una “catena di valori” che comprende materiali e processi. Proprio in questi giorni Catas ha raggiunto il prestigioso traguardo dei 200 prodotti certificati, dai pannelli alle vernici, dai semilavorati all’elemento d’arredo.

 

Un anniversario che sarà festeggiato anche dalla nascita della nuova certificazione – “VOC Low Emission” – che verrà riconosciuta ai prodotti che dimostreranno di limitare entro le soglie più restrittive le emissioni di composti organici volatili, un altro tema – quello delle emissioni indoor – sul quale il consumatore finale sta sollecitando fortemente l’industria dell’arredamento.