Civico 5.0: riqualificare 30mila condomini entro il 2030
La Campagna Civico 5.0 nasce con l’obiettivo di stimolare tutta la filiera che ruota intorno al tema dell’efficienza in edilizia verso un nuovo modo di vivere in condominio.
Questa è la sfida di Legambiente per città con condomini meno energivori: la Campagna Civico 5.0 nasce con l’obiettivo di stimolare tutta la filiera che ruota intorno al tema dell’efficienza in edilizia – costruttori, progettisti, amministratori, architetti e gli stessi cittadini – verso un nuovo modo di vivere in condominio.
Una sfida in cui si potrebbe inserire con efficacia il negozio ferramenta di prossimità, rafforzando la propria identità di attività commerciale dispensatore di competenze tecniche sempre più rare.
Come? Fornendo strumenti concreti alle famiglie per una maggiore consapevolezza del peso energetico della propria abitazione e stimolarli verso l’applicazione di azioni finalizzate all’efficientamento dei consumi.
Oggi sono tantissime le opportunità per migliorare la qualità di vita all’interno del proprio appartamento e in ambito condominiale attraverso la messa in pratica di azioni di efficientamento energetico e di sharing economy di comunità.
Dall’analisi di Legambiente risulta che: la maggioranza dei condomini oggetto di monitoraggio è stata costruita negli anni ‘70 e si trova in zona climatica E. I materiali da costruzione prevalenti sono risultati quelli cementizi e latero-cementizi per la muratura di tamponamento, e calcestruzzo armato per il telaio. Soltanto in un comune (Bagheria) il materiale usato per la muratura è il tufo. Il 56% delle famiglie intervistate non è a conoscenza della classe energetica della propria casa. Quando questa è nota, nel 39% dei casi si trattava di una classe G, e nel 6% dei casi di una classe A. Nel 28% delle abitazioni sono stati rinvenuti problemi di umidità, e nel 6% formazioni di muffa, ad essa correlata. Il sistema di distribuzione del calore più diffuso è quello centralizzato (55,6%), con prevalenza nel nord Italia.
Quasi il 60% delle abitazioni è risultato sprovvisto di termostato ambiente, il 42% non ha installate valvole termostatiche, i sistemi di contabilizzazione del calore(ripartitori) sono presenti solo nel 53% delle abitazioni.
La caldaia a condensazione è usata da 6 famiglie (17%), pompe di calore da 5 famiglie (14%), e in un solo caso è usata una fonte rinnovabile (solare termico per produzione di ACS). 16 famiglie (44%) segnalano fenomeni di eccessivo caldo e/o freddo nell’abitazione. 12 famiglie (33,3%) eccessivo soleggiamento.