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COLFERT, LA FABBRICA DEL SERVIZIO

COLFERT, LA FABBRICA DEL SERVIZIO

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Nel 2017, Colfert festeggerà i suoi primi cinquant’anni dell’attività fondata da Luigi Zanato, oggi presidente dell’azienda. Cresciuta costantemente e alla ricerca di prodotti sempre innovativi, Colfert persegue una mission molto chiara: creare soluzioni eccellenti che portino alla soddisfazione reale del cliente. Il 2015 ha rappresentato per Colfert un’evoluzione molto importante, determinata dalla nuova organizzazione aziendale secondo i principi della Lean Organization. Per attuare questo fondamentale cambiamento, in Colfert si ritiene necessario “ascoltare il cliente” per essere certi di migliorare costantemente la sua reale soddisfazione insieme alla crescita delle performances aziendali.

Abbiamo incontrato Mirco Zanato, che, insieme al fratello Daniele, è oggi alla guida dell’azienda che ama definire una “fabbrica di servizi” e punta su un’identità aziendale originale e per molti aspetti in netta controtendenza.

Qual è l’andamento generale del comparto serramenti e chiusure tecniche e quali sono le tendenze in atto nel settore?

Dal nostro punto di vista, abbiamo un settore del serramento in difficoltà, legato alle problematiche dell’edilizia e all’attacco commerciale di aziende estere molto aggressivo, dove però si riscontra anche la grande capacità di reazione dei serramentisti in PVC che dimostrano di saper fare un ottimo lavoro, a differenza dei professionisti del legno che propongono serramenti di alta qualità non sempre accompagnati dalle giuste azioni commerciali.

L’alluminio è invece un settore con alti e bassi importante, ma che all’interno di Colfert cresce molto.

Quali prodotti stanno dando i risultati più interessanti?

Quello che più da soddisfazioni è il prodotto finito: porta interna, tagliafuoco o blindata, o il nuovo sistema di cassonetto termoisolante. Ormai tutti propongono un buon serramento, ma la nuova tendenza è migliorare specifiche performance, per esempio in termini di sicurezza anti effrazione, un punto molto delicato e interessante soprattutto nella nostra regione. In Colfert proponiamo ai nostri clienti di aderire al Progetto Posa eccellente, una genesi di oltre un anno e mezzo tra studio, idee, sperimentazioni, verifiche in opera e analisi di cantiere che ci sta dando molte soddisfazioni; abbiamo sperimentato una reale condivisione della conoscenza anche tra clienti concorrenti e test sul campo in cantiere per risultati qualitativi realmente spendibili verso il cliente finale.

Quali sono la mission e i valori aziendali di Colfert? Perché aderite al rating di legalità?

Tra i nostri valori, vorrei evidenziare innanzitutto la persona: il rispetto è un elemento fondamentale per tutti i nostri rapporti e l’azienda deve essere il luogo dove ciascuno possa esprimere le proprie qualità personali.

Poi, la trasparenza: attraverso l’atto di condividere cerchiamo la chiarezza in ogni sua espressione per dare una visione completa delle azioni e dei loro effetti. E la qualità nell’organizzazione e nel prodotto; perseguendo il miglioramento dell’organizzazione nel rispetto dell’uomo e del mercato, garantiamo il servizio più adatto a soddisfare le esigenze dei clienti con una ricerca continua di prodotti innovativi da proporre al mercato. Dai nostri valori è nata la Dichiarazione dei diritti inalienabili dei nostri clienti, fondamentale per il cambiamento che vogliamo costruire, assumendoci la responsabilità completa se per qualsiasi ragione non li rispettassimo.

La nostra azienda è, infatti, riconosciuta per la disponibilità e il suo spirito di servizio, siamo convinti che chi desideri essere grande, debba servire e la nostra sfida è continuare a migliorarci in questo. L’adesione al Rating di legalità non è altro che la certificazione di un nostro modo di essere commercialmente trasparenti. Un esempio è la comunicazione del nostro bilancio che è pubblicato ogni anno nel sito (18 milioni e mezzo di fatturato, dato 2015). Stiamo anche aderendo al progetto di Assofermet sulla certificazione dei pagamenti.

A quale mondo distributivo o professionale vi rivolgete?

Il nostro core business è tutta la filiera professionale del serramento in alluminio, legno e PVC. Siamo molto concentrati in questo business e puntiamo al miglioramento continuo. Un esempio è indubbiamente Creo, disponibile da gennaio 2016, la rivoluzione nella configurazione del serramento, un innovativo ed esclusivo software per lo sviluppo della ferramenta. Il suo nome deriva dall’acronimo delle iniziali delle funzionalità per cui è stato pensato: “Configura, Risolve, Elabora, Ottimizza” permettendo al cliente di ottenere informazioni complete, inclusi i costi della ferramenta. Con poche ore di pratica grazie ad un’interfaccia molto intuitiva, un agente può acquisire le conoscenze necessarie per configurare diverse tipologie di infissi con le specifiche dei diversi clienti, comunicando con il sistema gestionale già esistente in azienda, grazie alla gestione integrata delle cartelle contenenti personalizzazioni dei clienti. I vantaggi più evidenti di Creo sono rendere completamente autonomi i clienti nella preventivazione anche perché, per la personalizzazione, si serve di modelli parametrici già configurati, facilitando la scelta del modello di articolo.

Quali sono i punti di forza di Colfert?

Innanzitutto la trasparenza in tutta la gestione commerciale dell’azienda che si declina nell’attenzione maniacale al cliente e alle sue problematiche quotidiane, con noi il cliente si deve sentire tranquillo. Poi naturalmente competenza, professionalità e tanta, tanta passione.

Nel 2014 abbiamo cominciato un percorso Lean Organisation, per combattere gli sprechi e allenarci ad un miglioramento continuo; abbiamo rivoluzionato tutto l’organigramma aziendale impostando una diversa filosofia di collaborazione in team aziendali. Il cambiamento organizzativo ha coinvolto nello specifico gli uffici commerciali, costituendo team di lavoro multidisciplinari per Value Stream, flusso di lavoro per settore di prodotto con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente attraverso: la formazione dei collaboratori su determinate famiglie di prodotti alluminio e ferro, legno, PVC e prodotti finiti, creare ambienti di lavoro orientati al lavoro di squadra, lavorare a flusso riducendo le attività che non generano valore aggiunto e gli sprechi, con conseguente ristrutturazione delle funzioni aziendali e l’individuazione di nuove figure, mansioni e ruoli. Questo, a caduta, è un vantaggio anche per il banco che può contare su risposte tecniche più rapide e precise. La rivoluzione ha coinvolto anche il banco accettazione, il magazzino e i reparti spedizione. Siamo passati da un’attesa statica, con il classico bancone posizionato frontalmente, ad un attesa dinamica a banco centrale dove il cliente abbia maggior possibilità di movimento grazie ad avvisi di chiamata molto evidenti. Siamo passati dal classico magazzino a più piani per sfruttare l’altezza al percorso logico in un unico livello, senza scale e con scaffali ad altezza uomo, con una logistica più agevole, meno stress dei collaboratori e maggior velocità di prelevamento.

Nel 2015 con il cambio di sede, siamo passati da 2800 mq di sede con 2000 mq di magazzino a un unico capannone con 6000 mq di sede (di cui 4.400 mq di magazzino unico) dove non è necessario spostare mezzi e risorse, il cliente può ricevere subito anche i prodotti più ingombranti, tutta la merce è sempre disponibile. È stata definita una migliore area di manovra e maggiore velocità nel gestire gli arrivi; con due diversi portoni – In e Out – e settori divisi, diminuisce la possibilità di errori tra merce in arrivo e merce in partenza e si accelera notevolmente il tempo di evasione dell’ordine.

Inoltre, la disposizione dei prodotti per classe di rotazione e casualizzata (non più per marchio) e associazione barcode, consente un minor tempo di inserimento degli articoli a scaffale, una miglior gestione degli articoli a scadenza e meno possibilità di errore nel picking. Grazie alle procedure standard, inoltre, un lavoro può essere iniziato da un operatore e terminato da un altro, con evasione dell’ordine in 8 ore.

E il progetto ‘Conosciamoci Meglio’ in cosa consiste?

In azienda abbiamo creato il progetto ‘Conosciamoci Meglio’ dedicato all’accoglienza di gruppi di clienti.

Un percorso aziendale, segnalato attraverso dei pratici e chiari totem a forte impatto visivo e raccontato dai dipendenti Colfert in ogni reparto, trasmette ai visitatori il notevole cambiamento avvenuto in azienda. I collaboratori ne diventano parte attiva e dimostrano il valore umano e professionale dell’intera azienda, che va la di là della famiglia Zanato, titolari e fondatori.

In Colfert puntiamo, infatti, molto sulla formazione: abbiamo allestito un’area tecnica per la formazione di agenti commerciali e installatori a disposizione dei nostri clienti, in materia di ferramenta per serramenti e accessori come tapparelle, cassonetti, ombreggianti; un nostro orgoglio è aver superato, nel 2015, le 600 ore di formazione tecnica.

L’ultimo Colfert Expo di settembre 2015 è stato un successo. Quali sono gli highlight della manifestazione così seguita nel territorio?

È una manifestazione nata nel 2003 da un’idea della famiglia Zanato, con una identità molto chiara: essere un evento di riferimento e incontro dei professionisti del serramento del Triveneto (produttori ferramenta, serramentisti, showroom, installatori, progettisti e architetti) proponendo e sintetizzando, in una fiera a misura d’uomo, tutta l’innovazione del settore.

È stata una vera scommessa che è cresciuta di anno in anno fino a raggiungere nell’ultima edizione 2015, la settima, un numero di visitatori pari a 3400 con un aumento del 10% rispetto all’edizione precedente 2013 e un centinaio di espositori tra i migliori brand della ferramenta specializzata ed accessori. Sono tre giornate all’insegna dell’innovazione e della cultura dell’infisso con novità di prodotto, servizi all’avanguardia, aggiornamenti normativi e tendenze future per la filiera della ferramenta specializzata e dei prodotti finiti su misura. Forte è anche il grande radicamento e il consenso del territorio: il nastro della settima edizione ha anche ottenuto il patrocinio della Regione Veneto e della provincia di Treviso sottolineando il plauso delle amministrazioni locali a sostegno di iniziative per il territorio e il tessuto imprenditoriale. A Colfert Expo, si è letteralmente accompagnati (da una persona Colfert riconoscibile perché vestita di giallo) per conoscere i prodotti in un contesto familiare e in un’atmosfera conviviale. E’ inoltre una fiera mercato dove si vende e l’espositore recupera subito l’investimento.

Quali novità presenterà l’edizione 2017?

Ci stiamo già lavorando, sarà un anno particolarmente significativo per Colfert perché festeggeremo i primi 50 anni di attività; il nostro obiettivo è stupire ancora il nostro mercato con una nuova edizione record.

www.colfert.com