
Mantenere gli impegni presi nei pagamenti delle fatture è una questione di corporate social responsibility e di rinnovo della fiducia tra fornitori e clienti. È il messaggio lanciato ieri dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
Mantenere gli impegni presi nei pagamenti delle fatture è una questione di corporate social responsibility e di rinnovo della fiducia tra fornitori e clienti. Un contesto che obbliga le imprese ad affrontare la guerra al virus e alla recessione affinché non diventi depressione con senso di responsabilità e con coerenza. Questo è l’appello lanciato dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, in una lettera ai presidenti di tutte le Associazioni confederate, invitandoli a mantenere gli impegni assunti nei pagamenti.
«La tenuta del sistema economico e delle filiere dipende anche da noi — sottolinea Boccia — dalla nostra etica della responsabilità e dai nostri comportamenti, per questo faccio un appello a tutte le nostre imprese e lo faccio riportando una frase di Stefano Scaglia, il nostro presidente di Confindustria Bergamo, un territorio tra i più colpiti in questo momento: “Ogni impresa, indipendentemente dalla sua dimensione, categoria o settore merceologico, è funzionale alla sopravvivenza del nostro tessuto produttivo. Mantenere gli impegni presi nei pagamenti, salvo gravi e comprovate difficoltà, è la decisione che garantisce continuità a tutto il nostro sistema. Adesso è il momento della responsabilità sociale, possiamo e vogliamo essere il centro e i promotori della nuova rinascita».
Una lettera che rimarca al mondo delle imprese che «non ci sono scorciatoie per nessuno e che questa sfida epocale la vinceremo insieme, rispettando noi per primi i nostri impegni, per non far crollare il sistema e per non perdere quel bene essenziale del mondo della economia che è la fiducia tra noi: fornitori e clienti».