
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha rappresentato un punto di svolta per la siderurgia.
Il caro energia, l’aumento dei costi delle materie prime e le difficolta di approvvigionamento hanno infatti richiesto agli operatori del comparto dei cambi di strategie per far fronte all’andamento rally del mercato nella prima metà del 2022. Questi i temi al centro del webinar di siderweb “Russia-Ucraina: rivoluzione per l’acciaio” di questa mattina.
Il mercato dell’acciaio, a causa del conflitto, ha vissuto una volatilità mai vista prima. Come ha spiegato Emanuele Norsa, editor Kallanish e collaboratore siderweb: «La guerra ha fatto volare il prezzo del rottame ai livelli senza precedenti per il timore della mancanza di materie prime. Da fine marzo fino a metà giugno le quotazioni sono poi scese e raggiunto livelli addirittura minori rispetto a quelli di un anno fa (sotto i 300 dollari la tonnellata, ndr)».
Nelle ultime settimane «le oscillazioni dai 320 ai 400 dollari la tonnellata. Tuttavia, in questo momento i prezzi stanno ripiegando verso i 350 dollari la tonnellata». Al contrario, il minerale di ferro è stato soggetto ad una volatilità inferiore, con «una fase rialzista nel primo trimestre e una ribassista nel secondo, con le quotazioni che recentemente sono tornate sui cento dollari la tonnellata». Per la seconda metà del 2022, le previsioni «vedo il rottame restare in un supertrend nel quale continuerà ad essere caratterizzato da una forte domanda. Per il minerale il prezzo dovrebbe invece continuare a diminuire nel medio periodo, soprattutto a fronte del calo della produzione siderurgica cinese stimata in un -1,6%». Sull’altalena anche i prodotti finiti, con «i coils a caldo in Europa cresciuti fortemente dallo scoppio della guerra, per poi iniziare a calare ad aprile.
È interessante notare anche come il prezzo del tondo sia attualmente molto al di sopra di quello degli HRC, che scontano sia la flessione dei prezzi del minerale sia una domanda a valle molto più debole». Nonostante i rumors di possibili rialzi, «il mercato fatica a riprendersi dopo la corsa ribassista, con una volatilità senza precedenti».