
Contestazioni online? Paypal introduce una multa
La novità introdotta da dicembre 2020 prevede una multa ai venditori che non rispondono alle contestazioni dei clienti.
PayPal ha introdotto a fine 2020 alcune novità a favore dei consumatori. Le nuove regole si applicheranno in caso di bene mai ricevuto oppure di merce non conforme a quanto mostrato online.
Da dicembre, i venditori disonesti o semplicemente poco efficienti nel rispondere alle lamentele dei consumatori verranno sanzionati: 14 euro ogni volta che costringeranno un cliente a sporgere un reclamo ufficiale. E la tariffa sarà ancora più alta se sul venditore grava un numero elevato di contestazioni.
Quando un consumatore ha un problema, contatta anzitutto il venditore. Se non ottiene risposta o la risposta non lo soddisfa, può aprire una contestazione a PayPal (se ha pagato con questo sistema).
PayPal contatta quindi il venditore, esortandolo a risolvere il problema con il cliente. Se anche questo tentativo va a vuoto, il cliente può trasformare la contestazione in reclamo. (Quasi sempre in questi casi l’esito è favore del consumatore, che viene rimborsato integralmente).
Ecco le principali novità introdotte in dicembre:
- Il lasso di tempo in cui il venditore deve fornire un riscontro a PayPal, nella procedura di contestazione, scende da 30 a 20 giorni;
- Se dalla contestazione si passa al reclamo e questo viene chiuso a favore del cliente, PayPal addebita la cifra fissa di 14 euro al venditore. Se però il venditore ha effettuato più di cento transazioni nei tre mesi precedenti con un tasso di contestazioni superiore all’1,5%, la tariffa sarà più elevata, anche se non è stato comunicato di quanto.
In caso di pagamenti effettuati con QR code, sebbene siano effettuati in negozio, questi acquisti potranno godere della protezione acquirenti di Paypal come se fossero avvenuti a distanza.