
Accrescere le competenze finanziarie degli artigiani e dei piccoli imprenditori per affrontare le nuove sfide del mercato e valorizzare le proprie attività.
E’ questo l’ambizioso obiettivo del programma di educazione finanziaria avviato da Banca d’Italia in collaborazione con Confartigianato e Cna e presentato a Roma con la partecipazione del Segretario Generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli e il Direttore delle Politiche economiche Bruno Panieri.
Il Segretario Generale Mamoli ha sottolineato l’importanza del Progetto di Banca d’Italia “che, con il coinvolgimento di Confartigianato, punta a migliorare la cultura finanziaria nel nostro Paese partendo dalle piccole imprese e dalle imprese artigiane, che rappresentano la spina dorsale dell’economia”.
“L’attuale crisi economica, dovuta alla pandemia ma anche alla terribile guerra in Ucraina – ha aggiunto – pone le aziende in una situazione di grave difficoltà. L’aumento del costo di tutte le materie prime oltre che dell’energia sta mettendo in ginocchio intere filiere produttive con ricadute pesanti per le micro e piccole imprese che si troveranno nella necessità di accedere al credito ed a strumenti finanziari di supporto con ancora più urgenza. Il tema dell’educazione finanziaria diventa quindi importante e strategico per le imprese e Confartigianato è pronta a disposizione il proprio Sistema associativo, costituito da più di 1.000 sedi territoriali operanti in tutta Italia, per raggiungere in modo capillare il maggior numero di imprenditori artigiani. Grazie a questa iniziativa di Banca d’Italia abbiamo l’opportunità di accrescere le competenze dei nostri funzionari e migliorare il rapporto delle aziende con il sistema bancario”.
Tanti i temi, tutti di grande rilevanza, sui quali si concentrerà il Progetto formativo: la finanza della piccola impresa, il rapporto con le banche, la gestione delle difficoltà finanziarie, pagamenti e strumenti di tutela.