Grazie alla presenza online con sito proprietario e nei marketplace, il gruppo Tuttoverde continua a crescere in Italia e in Francia, Germania e Spagna. Ne abbiamo parlato con Andrea Merendi nell’intervista in uscita in Ferrutensil.
Dadolo.com è un sito e-commerce di proprietà di Tuttoverde snc, azienda operante nel settore del gardening e del verde dal 2005 e operante nel mercato elettronico dal 2009. L’azienda nasce dall’attività di famiglia, un’azienda agricola di produzione florovivaistica a cui negli anni si è aggiunta una commerciale per la distribuzione di prodotti. Il primo punto vendita fisico, un classico garden center con vendita di piante, attrezzature e barbecue, è stato aperto a Ravenna nel 2007. Il secondo negozio del gruppo, Dadolo store, è nato con la piattaforma e-commerce a Bologna nel 2017 per disporre di un collegamento tra il canale fisico e l’online. Qui l’offerta proposta è molto diversa più legata al mondo casa con un assortimento più raffinato e una fascia prezzo molto più alta.
Ne abbiamo parlato con il titolare Andrea Merendi (nella foto nello store Dadolo a Bologna), che pur proveniendo da un mondo diverso, chimico-farmaceutico, rientra nell’attività di famiglia nel 2009 e ricorda – “All’epoca avevamo appena aperto il garden di Ravenna e il nuovo canale e-commerce sembrava essere un riempitivo, oggi rappresenta l’80% del nostro fatturato. Il nome inusuale e divertente come l’ottavo nano giardiniere, ci ha portato fortuna, oggi vendiamo online su Dadolo, Amazon, Manomano, in tutta Europa e la vendita estera sta diventando veramente rilevante.
La sinergia tra il canale fisico e online per Dadolo è la sintesi omnicanale che tutti, a mio giudizio, dovrebbero perseguire, anche se non nascondo che è difficile da attuare. Un’esperienza di acquisto integrata e senza stacchi nei diversi canali dovrebbe essere la tendenza. Unico nome, unico prezzo e sistemi di approccio del cliente differenti. Spesso i nostri clienti ci raggiungono in negozio perché vogliono vedere il prodotto che hanno visto online anche perché a Bologna vendiamo prodotti che creano un legame con il cliente; anche se è semplice come una pentola, se è di fascia alta va raccontata con uno storytelling adeguato al livello del brand. Abbiamo quindi deciso di avere un punto vendita fisico per valorizzare i prodotti che vendiamo, facendoli conoscere al consumatore non ancora fidelizzato”.
(continua in Ferrutensil)