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Dossier l’Intelligenza Artificiale nel Retail, la rivoluzione silenziosa

Dossier l’Intelligenza Artificiale nel Retail, la rivoluzione silenziosa

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Le sfide dell’implementazione e i dubbi sull’utilizzo animano un dibattito acceso sull’effettivo impatto nel mondo dei consumatori. Cosa sta già cambiando nel Retail brico e ferramenta? Leggi il dossier integrale in Ferrutensil

L’intelligenza artificiale è indubbiamente l’argomento dell’anno. Ne parlano tutti, chi con cognizione e chi a sproposito, il dibattito è molto acceso tra promotori e detrattori trovandoci solo all’inizio dell’esplorazione di uno scenario completamente diverso, ma certamente è unanime la consapevolezza che si tratti di un cambiamento digitale epocale che apre nuove prospettive ed opportunità. Una rivoluzione che condizionerà molteplici settori e anche nel Retail e nel mondo brico e ferramenta, dove non si limiterà ad automatizzare ed eliminare il lavoro ripetitivo dei dipendenti, ma offrirà anche esperienze più coinvolgenti e personalizzate ai consumatori. In particolare, il dibattito si sta concentrando su generative AI, o Intelligenza Artificiale generativa, programmi che usano le attuali qualità dell’intelligenza artificiale accoppiate a dialogo in linguaggio naturale per produrre nuovi contenuti di vario genere, come testi, immagini, video, suoni e codice informatico.  La disponibilità di tool gratuiti ha rilanciato la riscrittura dei processi produttivi in tutti gli ambiti, compreso il mondo retail.

 

Si parla molto di cosa sia l’AI, ma ancora poco di come entrerà nelle nostre attività distributive.  Come verrà implementata? E soprattutto, come ne beneficerà il consumatore finale?

 

Come l’Intelligenza Artificiale sta ridisegnando il Retail

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore della vendita al dettaglio può spingersi fino alla capacità del retailer di seguire e comprendere lo stesso cliente attraverso vari canali. Secondo McKinsey più di due terzi dei retailer afferma che la loro più grande sfida legata alla personalizzazione è rappresentata da raccolta, integrazione e sintesi dei dati dei clienti. Questo è il collo di bottiglia che rende l’IA uno strumento di trasformazione sia per i retailer che per i clienti. Affinché l’IA passi da mero argomento di dibattito a valore aggiunto, i retailer dovranno chiedersi quali dati possono raccogliere da ciascun canale (ad esempio dati sui pagamenti, traffico sul sito web, interazione con la newsletter), valutarne la qualità e infine come creare modelli predittivi basandosi dalla massa di dati disponibili.  Valutando che oggi la maggior parte dei retailer è omnicanale, mentre i clienti sono sempre più fluidi nella relazioen con le insegne e nelle interazioni con il marchio, i brand devono saper padroneggiare tutti i touchpoint prima di pensare di valorizzare tali dati con le più recenti capacità di AI.

 

 E siccome in particolare in tema IA, il tutto è più della somma delle sue parti, abbiamo coinvolto alcuni esperti di Calicantus, ITTweb, T.bd think by diennea  e Zucchetti che ci hanno raccontato la loro esperienza nell’implementazione di tool di Intelligenza Artificiale nel Retail brico e ferramenta. Perché l’AI è già tra noi e la usiamo tutti ogni giorno, anche se spesso non ce ne rendiamo conto.

 

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