
DUE ITALIANI SU TRE SONO CONSUMATORI MULTICANALE, CRESCONO I BOOMERS (56-73 ANNI)
LA POPOLAZIONE È MATURA PER L’ECOMMERCE: IL 44% USA IL WEB ANCHE PER COMPRARE
Nell’ultimo anno l’utenza multicanale è cresciuta di 3,8 milioni e ben sette punti percentuali rispetto al 2017, dopo cinque anni di stabilità, ed è pari al 67% della popolazione sopra i 14 anni. Ma per uno su tre il digitale non ha ancora un ruolo nel percorso di acquisto.
Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Multicanalità, promosso da School of Management del Politecnico di Milano e Nielsen, presentata durante il convegno “The Touchpoint Evolution: verso la convergenza degli spazi di comunicazione e vendita”.
Fra i consumatori multicanale crescono sia gli InfoShopper (1,3 milioni rispetto al 2017) che gli eShopper (+2,5 milioni rispetto 2017). Si diffondono i comportamenti di consumo più evoluti in tutte le fasce di età: i gruppi più numerosi di eShopper sono infatti gli Everywhere Shopper, gli utenti più competenti nell’uso deivari canali (6,6 milioni) e i Cherry Picker, i nuovi arrivati nel panorama degli acquisti digitali (6,2 milioni).
Internet e il digitale sono sempre più presenti nelle abitudini di acquisto degli italiani: gli individui multicanale – gli utenti che usufruiscono di servizi di eCommerce o per i quali il digitale ha un ruolo nel proprio percorso di acquisto – sono ormai 35,5 milioni di persone (pari al 67% della popolazione sopra i 14 anni), in crescita di sette punti percentuali (p.p.) rispetto ai 31,7 milioni del 2017, dopo cinque anni di stabilità.
A crescere di più, fra gli utenti multicanale, sono gli eShopper, gli individui che utilizzano Internet in tutte le fasi del processo di acquisto, che nel 2018 arrivano a quota 23,1 milioni, con un aumento di 2,5 milioni rispetto ai 20,6 milioni del 2017. All’interno di questo gruppo il segmento più numeroso è ancora quello degli Everywhere Shopper (6,6 milioni), i consumatori più evoluti che si muovono liberamente da un canale all’altro nella loro relazione con ibrand, ma la crescita più significativa riguarda i Cherry Picker (+1,9 milioni sul 2017), gli utenti più conservatori eche si affacciano per la prima volta al mondo dell’e-commerce. Risulta invece più contenuto l’incremento del gruppo degli InfoShopper, gli utenti che usano la rete soltanto per informarsi e non per concludere l’acquisto, che nell’ultimo anno sono saliti a 12,4 milioni, 1,3 milioni in più di un anno fa.
Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Multicanalità, promosso da School of Management del Politecnico di Milano e Nielsen, presentata questa mattina al Campus Bovisa del Politecnico di Milano durante ilconvegno “The Touchpoint Evolution: verso la convergenza degli spazi di comunicazione e vendita”.
“Dalla ricerca emerge una progressiva convergenza del ruolo degli spazi di comunicazione e vendita – afferma Giuliano Noci, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Multicanalità nella foto -. In primo luogo, si riduce sempre più il gap tra il fenomeno dello showrooming (ricerca di informazioni in punto vendita fisico ed acquisto online) edell’infocommerce (ricerca di informazioni online ed acquisto in negozio fisico), praticati rispettivamente dal 48% e dal 53% degli individui multicanale nel 2018. Tra gli eShopper poi, si diffondono percorsi di acquisto che vedono un impiego sinergico ed ibrido di touchpoint online e offline, utilizzati sia per la ricerca di informazioni che perl’acquisto vero e proprio. Il punto vendita, infine, mantiene una sua centralità nel processo d’acquisto anche per i segmenti più evoluti, ma con una vocazione diversa, che affianca la dimensione esperienziale all’acquisto”.
“La fetta di popolazione più matura, che pareva meno affine alla possibilità di cercare prodotti e informazioni online, si è appena affacciata sul mondo multicanale – commenta Christian Centonze, FMCG Solutions Leader di Nielsen -. L’importanza di questo ingresso nella platea del digital shopping, sia esso mero Research-Online- Purchase-Offline o vero e proprio customer journey online, è evidente se si considera che in Italia sono proprio lepersone più avanti con l’età ad avere maggiore disponibilità di spesa. Non da meno, oggi la popolazione italiana in rete è rappresentativa dell’intero Paese, non solo da teenager e Millennial. Un passo in avanti nel contesto deldigital divide tra Italia e altri membri UE, nonché un motivo in più per intraprendere l’avventura dell’eCommerceper i player nostrani”.