
EdiliziAcrobatica è la prima azienda in Italia ad aver reso possibili opere edili in esterna senza uso di ponteggi con tecnica lavori doppia fune sicurezza.
“Il 2018 per noi di EdiliziAcrobatica sarà ricordato come l’anno della svolta nel quale il frutto del nostro lavoro ha portato alla quotazione in Borsa lo scorso 19 novembre – ha commentato Riccardo Iovino, CEO e Founder di EDAC. E ora con l’acquisizione di ETAIR, l’azienda si apre al mercato francese
EdiliziAcrobatica, azienda fondata nel 1994, primi in Italia ad aver reso possibili opere edili in esterna senza uso di ponteggi con tecnica lavori doppia fune sicurezza, oggi ha 71 sedi operative in tutta Italia e un organico di più di 650 persone. I numeri riportati nel bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione e presentati nelle scorse settimane sono il risultato di una strategia che, innanzitutto, si fonda sulla valorizzazione e crescita delle nostre risorse umane, sottolineano nel gruppo.
“Sono fortemente convinto che nessuna crescita possa, infatti, esistere senza una squadra in cui ogni componente si impegna a fare la propria parte al massimo delle sue possibilità: dal tecnico acrobatico fino al direttore commerciale, tutti i dipendenti e collaboratori di EdiliziAcrobatica sono i responsabili di una crescita che, nel 2018, ci ha permesso di arrivare a un valore della produzione di 26,2 milioni di euro, pari al +51% e a un utile netto che, rispetto al 2017 è cresciuto del 109,4%” – continua Riccardo Iovino.
Ma se il 2018 è stato l’anno della svolta in Italia, il 2019 da poco iniziato sarà quello della svolta internazionale con l’apertura sul mercato francese concretizzatasi proprio poche settimane fa con l’acquisizione di ETAIR – Entreprise de Travaux Aériens et d’Interventions Rapides Méditerranée, società specializzata in lavori di ristrutturazione in doppia fune di sicurezza con sede a Perpignan anticipata poco prima, dall’operazione di Dual Listing che ha portato EdiliziAcrobatica, primi in Italia, a quotarsi anche sul mercato Euronext Growth, una borsa paneuropea che comprende le borse di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona e Parigi.
“La strada intrapresa verso l’internazionalizzazione della nostra tecnologia e della nostra etica d’impresa è appena iniziata e stiamo già guardando ad altre possibilità di crescita anche in altri paesi europei, perché l’obiettivo che abbiamo è ambizioso ma assolutamente alla nostra portata: rivoluzionare l’edilizia nel mondo rendendola sempre più sicura e affidabile” – conclude Riccardo Iovino.