
Nel prossimo futuro il trattore diventerà un vero centro di calcolo, dove i dati relativi all’umidità del terreno, alla crescita delle piante o alla distribuzione delle sostanze nutritive saranno processati e rielaborati dalla trattrice, con l’obiettivo di programmare interventi on demand.
Grande innovazione nelle prove in campo che si sono svolte a Casalina di Deruta (PG) nella due giorni dedicata alle macchine e ai sistemi per l’agricoltura di precisione. Centinaia le macchine in azione sul campo, oltre 15 mila i visitatori che hanno preso parte all’evento, che già si proietta nel futuro con una seconda edizione prevista per l’estate 2018. Oltre 90 modelli di trattrici e mietitrebbiatrici di ultima generazione, più di 200 attrezzature per la raccolta del foraggio e dell’erba medica, e per la lavorazione del terreno e le altre operazioni colturali prodotte da 50 case costruttrici, contemporaneamente al lavoro.
Un vero spettacolo green offerto da EIMA Show, la manifestazione dimostrativa di macchine e tecnologie per l’agricoltura che ha visto la presenza di un pubblico di oltre 15 mila persone, tributando il pieno successo a questa kermesse promossa da Umbria Fiere, Coldiretti Umbria, Università di Perugia, Fondazione per l’Istruzione Agraria e FederUnacoma, e realizzata grazie al supporto dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione e delle amministrazioni comunali di Marsciano e Deruta nel cui territorio insiste l’azienda Casalina.
Ogni mezzo meccanico di quelli visti in azione è governato da CON SISTE, e integrabile con le informazioni ricavate dall’impiego di droni specializzati, così da offrire una rappresentazione completa di quella che viene definita l’agricoltura “4.0” e che rappresenta la nuova frontiera delle tecnologie per la coltivazione della terra.
Un convegno dal titolo ”L’agricoltura di precisione: obiettivi, applicazioni, prospettive”, ha presentato durante la manifestazione le caratteristiche e i vantaggi di questi nuovi sistemi.
Aperto da Francesco Panella, vicepresidente della Fondazione per l’Istruzione Agraria, l’incontro ha affrontato la questione della produttività agricola legata al forte incremento demografico atteso nei prossimi trent’anni. Entro il 2050 il settore primario dovrà infatti soddisfare le esigenze alimentari di oltre 10 miliardi di persone. Perché ciò sia possibile, la produzione agricola dovrà aumentare del 70%. In questo scenario l’agricoltura di precisione può svolgere un ruolo chiave non soltanto per incrementare le rese produttive, ma per ottimizzare l’utilizzo delle risorse. «La meccanizzazione agricola, e con essa il settore primario, stanno vivendo una fase di grande cambiamento. Nel prossimo futuro il trattore diventerà un vero centro di calcolo. Dati relativi all’umidità del terreno – ha spiegato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – alla crescita delle piante o alla distribuzione delle sostanze nutritive saranno processati e rielaborati dalla trattrice, con l’obiettivo di programmare interventi on demand». L’agricoltura del prossimo futuro, l’agricoltura 4.0, sarà dunque sempre più “verde” perché le lavorazioni saranno mirate. Già oggi la sostenibilità nel settore primario è uno dei temi centrali del dibattito pubblico e dell’agenda politica dei governi.
«L’agricoltura di precisione va proprio in questa direzione perché consente di ottenere lo stesso livello produttivo con pratiche ecocompatibili e a basso impatto ambientale. E’ una grande trasformazione, anche culturale, che interessa non solo le grandi ma anche le piccole aziende agricole e quelle ad alto valore aggiunto per le quali rappresenta un volano. Naturalmente – ha detto Angelo Frascarelli del Dipartimento di Scienze Agrarie e ambientali dell’Università di Perugia – è un processo che richiede gradualità». Tuttavia, l’agricoltura di precisione è solo una componente dell’agricoltura 4.0, che ha nell’automazione, nel ‘cloud computing’ e nelle reti i suoi caposaldi. “Dall’’Isobus al Gps, dalle mappe di prescrizione al ‘geosensing’, molte tecnologie sono già disponibili sul mercato. Ma – precisa Alessio Bolognesi, responsabile FederUnacoma per l’agricoltura di precisione – è necessario potenziare la dotazione infrastrutturale delle aree rurali e soddisfare una forte domanda di formazione”. L’incontro si è chiuso con una testimonianza di Sara Antognelli che ha presentato i risultati di una ricerca sul campo promossa dall’Università, e di Guido Fastellini di Topcon Agriculture che ha fornito una panoramica sulle principali soluzioni tecnologiche già in produzione.
“Ciò che si è visto in campo, con le dimostrazioni offerte da queste formidabili macchine – ha spiegato il direttore dell’Ufficio Eventi di FederUnacoma Marco Acerbi – è ancora più sorprendente se si considera che tutti i mezzi erano governati da sistemi digitali invisibili ma efficacissimi nella lettura del territorio, nella gestione ottimizzata delle macchine, nella elaborazione di tutti i parametri agronomici e ambientali che hanno influenza sulle coltivazioni”.
La manifestazione di EIMA Show – hanno concluso gli organizzatori – ha le caratteristiche per diventare un appuntamento fisso tra quelli nazionali dedicati alla meccanica agricola e all’elettronica applicata. Conclusa l’esperienza di questi giorni già si pensa ad una prossima edizione, per l’estate 2018.