
EISENWARENMESSE 2016, MENO GIORNI, PIÙ VISITATORI
Colonia si conferma ancora una volta l’appuntamento chiave a livello mondiale nel settore della ferramenta-utensileria. Infatti, nonostante nell’edizione 2016 la durata della fiera sia stata ridotta da 4 a 3 giorni, la partecipazione di espositori e visitatori è rimasta sostanzialmente stabile rispetto a due anni fa: 2.673 aziende espositrici (nel 2014, 2.783) provenienti da 55 Paesi (nel 2014, 53), con una quota estera dell’86% (nel 2014, 87%). Includendo le stime dell’ultimo giorno di fiera, Eisenwarenmesse 2016 ha fatto registrare l’afflusso di circa 44.000 visitatori specializzati (nel 2014, 43.879) provenienti da 124 Paesi (nel 2014, 128), con una quota estera del 63% (come nel 2014). Numeri che danno ragione agli organizzatori: meno giorni, quindi meno costi per le aziende partecipanti, afflusso di visitatori in leggera crescita. Inoltre è unanime l’opinione degli operatori sulla qualità dei visitatori: tantissimi compratori, provenienti da ogni parte del mondo e contatti importanti che rappresentano una solida base per il lavoro commerciale nei prossimi mesi; una simile ‘raccolta’ di opportunità a livello globale si può realizzare solo all’Eisenwarenmesse di Colonia.
Gli espositori
Come detto, dal punto di vista numerico gli espositori sono rimasti stabili.
C’è stato un piccolo calo rispetto al 2014, ma, nella sostanza, le ultime 4 edizioni hanno avuto grosso modo lo stesso numero di aziende partecipanti: 2.668 espositori nel 2010, 2.663 nel 2012, 2.783 nel 2014, 2.673 nel 2016.
Al momento, non abbiamo la suddivisione ufficiale degli espositori per Paese di provenienza, ma dai conteggi che abbiamo fatto, anche i ‘rapporti di forza’ sono rimasti invariati: si è fermato il travaso che nelle edizioni precedenti aveva visto – a parità di saldo finale – calare le aziende europee a favore di quelle asiatiche. Il 2016, quindi, è stato all’insegna della stabilità anche da questo punto di vista: un migliaio i cinesi, 400 i taiwanesi, poco meno di 400 i tedeschi, 200 circa gli italiani, sono i primi 4 Paesi per provenienza degli espositori, con differenze solo di qualche unità in più o in meno rispetto al 2014. Fa eccezione la Germania che è stato il Paese con il maggior incremento di espositori (+6,3%). Tra i nomi noti che sono tornati ad esporre dopo diversi anni di assenza segnaliamo Abus, Fischer, Hettich, Mellerud, Steinel, Tesa e la nostra Usag Utensili.
I visitatori
Oltre al numero dei visitatori, stabile rispetto alle ultime edizioni nonostante il giorno in meno, un importante fattore di soddisfazione per gli espositori è stato la qualità e l’alto profilo dei visitatori. In un sondaggio indipendente fra gli espositori, oltre il 67% si è detto molto soddisfatto o soddisfatto a tale proposito.
La Fiera ha ricevuto il massimo dei voti anche dai visitatori specializzati.
In un sondaggio indipendente circa il 75% degli intervistati si è dichiarato soddisfatto o addirittura molto soddisfatto degli obiettivi raggiunti visitando la Fiera.
A detta degli espositori da noi interpellati, l’affluenza è stata soddisfacente per tutti i 3 giorni della manifestazione, anche se nel giorno centrale, lunedì, l’afflusso di visitatori è stato certamente maggiore. In compenso nel primo e ultimo giorno (tra l’altro, il primo era una domenica) il numero di visitatori è stato molto buono, meglio delle scorse edizioni.
Infine tutte le aziende espositrici hanno sottolineato la grande internazionalità dei visitatori, provenienti non solo dall’Europa, ma in gran numero da ogni angolo del mondo.
A spasso nei padiglioni
Oggi, secondo noi, la Eisenwarenmesse di Colonia ha le dimensioni perfette per una visita piacevole e interessante, anche senza una programmazione prestabilita degli stand da visitare.
I padiglioni da non perdere per chi è alla ricerca di innovazione tecnologica e novità di mercato erano 6 (10.1, 10.2, 4.1, 4.2, 5.1, 5.2), con i due padiglioni 10 al centro della scena. Questi ultimi, certamente i più visitati, con momenti di ressa negli stand, ospitano il gotha dell’utensileria manuale e dell’abrasivo, due settori che qui sono rappresentati in modo pressoché completo. Ci sono tutti i ‘bei nomi’ dell’utensileria manuale mondiale, con in testa i tedeschi (Stahlwille, Wera, Wiha, Gedore, Hazet, Knipex, Orbis, solo per citarne alcuni), seguiti dagli italiani (Beta, Usag, Fumasi, Mundial…) e quelli dell’abrasivo, con una rappresentanza italiana sempre ai massimi livelli (Ima, Abra Beta, Sait, Toolflex, Bibielle, Globe, Grandinetti, Biffignandi, Molital, Imperial…) accanto alle corazzate straniere (Saint Gobain Abrasivi, Pferd, Tyrolit, Rhodius…). Negli altri padiglioni (e in parte anche nei due 10) tutta la grande varietà di merceologie che riempie gli scaffali di ferramenta e utensilerie, con in primo piano articoli come: idropulitrici, saldatrici, scale, storage, macchine/elettroutensili e accessori, strumenti di misura, utensili ad aria compressa, fissaggio e naturalmente ferramenta varia nella sua accezione più ampia.
Diciamo che di questi settori era presente una buona rappresentanza di aziende espositrici, con molti nomi importanti.
Altri 5 padiglioni (1.1, 2.1, 2.2, 3.1, 3.2) sono per lo più occupati da grandi ‘collettive’ di espositori asiatici, dove chi ha intenzione di importare direttamente ferramenta o utensileria dal Far East, può trovare una vastissima gamma di proposte.
Il Diy Boulevard
Il Diy Boulevard è stata la novità più significativa di questa edizione di Eisenwarenmesse. Si tratta di un blocco continuo di stand di piccole dimensioni (5-6 m lineari ognuno) lungo 230 m collocato al centro del padiglione 5.1. Non sono stand veri e propri, in quanto la profondità è quella di una vetrina, un metro o poco più, con un banco di fronte per accogliere i clienti. Le due file adiacenti di stand creano due viali con una quarantina di aziende, tutte di primaria importanza, disposte in rapida successione.
L’idea è certamente buona, visivamente d’effetto e funzionale per il visitatore che in poche centinaia di metri riesce ad avere un ‘abstract’ delle merceologie in esposizione legate al fai da te. Chiaramente lo spazio espositivo qui è ridotto al minimo, per mostrare davvero la propria produzione è indispensabile avere anche uno stand ‘vero’, che infatti la maggior parte delle aziende presenti nel Boulevard avevano in altre parti della fiera. L’assortimento merceologico di quest’area è effettivamente molto focalizzato sul Diy, sebbene limitatamente ai ‘mondi’ più tecnici di un centro bricolage, com’è nell’anima di questa esposizione.
E-commerce Arena
Oltre al Diy Boulevard, l’E-Commerce Arena è stata l’ulteriore novità che ha costituito un punto d’attrazione per i visitatori specializzati. Qui, il primo giorno del salone, nell’ambito della giornata dedicata al tema dell’e-commerce in collaborazione con l’istituto di ricerca IFH di Colonia, Koelnmesse ha presentato il breve studio intitolato “Mercati B2B 2016 – che cosa conta veramente”. I risultati di questo studio hanno fornito interessanti informazioni sugli utenti e il loro modo di fissare le priorità dalle quali si possono dedurre importanti raccomandazioni operative per i fornitori. Alla parte convegnistica è stata affiancata un’area espositiva con alcuni dei maggiori player mondiali nel campo dell’e-commerce B2B, generalista e del nostro settore: Alibaba, Google, Mercateo, Toolineo, Procato, Zorotools e Grainger.