
Esploriamo nel dettaglio risultati e prospettive nei diversi comparti merceologici sulla base delle analisi FME e Anie Confindustria.
Il comparto elettrico ha conquistato un buon andamento nel 2018 con una brusca frenata nei primi mesi del 2019. Esploriamo nel dettaglio risultati e prospettive nei diversi comparti merceologici sulla base delle analisi FME e Anie Confindustria e alla luce di recenti acquisizioni che stanno modificando radicalmente lo scenario settoriale in Italia…
Ferrutensil ne parla in un ampio dossier in uscita nel numero di settembre. Ecco alcune anticipazioni.
Secondo i dati FME, la Federazione Nazionale Grossisti Distributori Materiale Elettrico, il comparto elettrico è cresciuto bene nel 2018, raggiungendoun fatturato complessivo 2018 di circa 5.330 milioni di euro di euro e una crescita del 7,1% e conferma una tendenza ancora in una fase di crescita, seppur sempre più rallentata. La FME con 92 imprese associate e 1000 punti vendita operanti su tutto il territorio nazionale nel comparto della distribuzione all’ingrosso e al dettaglio di apparecchi e di materiale elettrico nei settori industriale, civile ed illuminotecnico, rappresenta circa il 85% del totale della popolazione commerciale del settore con 15.000 addetti. Per quanto riguarda le famiglie di prodotto, ormai da diversi anni il settore assiste alla crescita dell’automazione del comparto industriale, mentre fa più fatica il settore civile in tutte le sue ramificazioni.
Analisi confermati anche dall’industria tecnologica italiana, espressione di Federazione ANIE, una delle più importanti organizzazioni Confindustriali per peso e rappresentatività che, con oltre 1.400 aziende associate e circa 500.000 addetti, fornisce tecnologie per i 4 mercati strategici per l’Italia (industria, building, energia e infrastrutture), continua a fare da traino al sistema economico del Paese e segna ancora performance in crescita: nel 2018 ANIE ha registrato un fatturato aggregato di 80 miliardi di euro.
In apertura dell’Assemblea annuale della Federazione il presidente Giuliano Busetto ha sottolineato: “ANIE arriva a questo appuntamento forte dei risultati raggiunti, nonostante il quadro politico incerto, forte dell’essere al fianco di Confindustria e delle istituzioni, come partner tecnologico autorevole, capace di portate il proprio contributo di idee e di conoscenze, nel momento in cui si discute della politica energetica ed ambientale, dello sviluppo digitale della manifattura e delle imprese, delle scelte su infrastrutture, building e trasporti. I comparti rappresentati da ANIE, grazie all’innovazione tecnologica che li contraddistinguono, hanno raggiunto nel 2018 performance di segno positivo con una crescita del fatturato aggregato totaledel 4.7%. In dettaglio il fatturato totale dell’Elettronica è cresciuto del 7.1% e quello dell’Elettrotecnica del 4.0%”.
I settori di ANIE, infatti, nel 2018 hanno continuato a fornire all’economia italiana un importante contributo generando oltre il 3% del PIL nazionale, occupando il 7% di addetti totali dell’industria manifatturiera e sostenendo con le proprie tecnologie ogni comparto industriale. Se si analizzalo scenario macroeconomico, a un dinamico 2017 è seguito un anno a minor crescita dove la maggiore incertezza interna e del contesto internazionale ha portato a un deciso indebolimento nella seconda parte del 2018, che ha impattato significativamente sul ciclo di investimenti e sugli ordinativi.Unindebolimento è confermato anche dall’indice PMI (Purchasing Manufactoring Index) che, negli ultimi mesi del 2018, è entrato in territorio negativo, restando sotto la soglia di 50 (indice 50=nessun cambiamento) anche a inizio 2019.
Nel 2018, l’andamento dei settori di ANIE Confindustria in termini di fatturato totale è stato caratterizzato da un diverso andamento dove, a una crescita sostenuta registrata nel primo semestre 2018, è seguita, nel semestre successivo, una brusca inversione di tendenza. Guardando ai dati congiunturali semestrali relativi al fatturato totale, ad una crescita del 6.0% tra il primo semestre 2018 e il secondo 2017, è seguito nel II semestre 2018 un sensibile calo del 3,2%. L’andamento negativo si ripercuote anche in termini di esportazioni con un significativo calo del 4% tra il II e il I semestre 2018 (rispetto invece ad una crescita del 3,7% tra i due precedenti semestri). Sul fronte interno, si evidenziano gli effetti dovuti al rallentamento degli investimenti con una diminuzione del 2,6% tra il II e il I semestre 2018 (rispetto ad una crescita dell’8% tra i due precedenti semestri).
(continua nel numero di Ferrutensil in uscita…)