
Entra in vigore il Digital Services Act per i colossi del web: la stretta europea per maggiore trasparenza
La normativa europea per la regolamentazione dei contenuti online impone alle Big Tech (tra cui Alibaba, Amazon, Zalando, FB e Instagram di Meta, Google) di rendere più accessibili, per l’utente, i criteri per la moderazione dei contenuti.
E’ scattato il giro di vite per il controllo dei contenuti sulle grandi piattaforme online. Entra in vigore questo venerdì 25 agosto, il Digital Services Act (Dsa), il regolamento approvato dall’Unione europea (Ue) per la regolamentazione dei contenuti nel mondo digitale.
Sono al momento 19 i colossi del web, definiti “Very large online platforms (Vlop)”, quelli con oltre 45 milioni di utenti al mese, a cui si chiede di adeguarsi subito alla normativa. Tra le Vlop si trovano Aliexpress di Alibaba, TikTok, l’App Store di Apple, Facebook e Instagram di Meta, YouTube, Google Play, Google Maps e Google Shopping di Alphabet, nonché Pinterest, Amazon e Zalando. Nei motori di ricerca, inoltre, figurano anche Bing di Microsoft e Search di Google. L’enciclopedia online Wikipedia, Snapchat, LinkedIn, Booking e X completano l’elenco.
Le piccole-medio imprese avranno tempo, invece, fino a febbraio, ma tutte le aziende che forniscono servizi digitali ai cittadini dell’Ue dovranno, infine, adeguarsi. Secondo le stime della Commissione europea il numero di compagnie interessate dalla legge sarebbero oltre 10mila.