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Federcostruzioni su Superbonus segnali insufficienti per stallo

Federcostruzioni su Superbonus segnali insufficienti per stallo

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Per l’associazione dell’edilizia è necessario che il “settore bancario si riattivi e coinvolga grandi partecipate”.

 

“I segnali di apertura, come l’annuncio di Poste di riaprire entro certi limiti l’acquisto dei crediti, o il percorso intrapreso dalle Regioni Basilicata e Lazio seguite da altre Regioni come la Campania, la Puglia, l’Umbria e la Calabria, sono positivi ma assolutamente insufficienti per superare lo stallo del Superbonus, che coinvolge tutta la filiera dell’edilizia con conseguenze pesantissime per cittadini e imprese”. Lo dichiara la presidente di Federcostruzioni, Paola Marone.

 

“È necessario che anche il settore bancario si riattivi – dichiara Marone – e che ci sia il coinvolgimento delle grandi partecipate pubbliche nell’acquisto dei crediti, per dare un segnale concreto di fiducia che oggi manca per tutti”.

 

Preoccupazioni, quelle espresse da Federcostruzioni, acuite – evidenzia la nota – dalla decisione dei giorni scorsi del governo di respingere tutti gli emendamenti al decreto asset che puntavano a una proroga del 110% per portare a termine i cantieri avviati.

 

“Se non si consente di concludere i lavori iniziati e che sono a un certo stato di avanzamento – spiega infatti la Presidente – rischiamo migliaia di contenziosi, fallimenti, lavori abbandonati o fatti in tempi accelerati per finire entro dicembre”.

 

“I bonus sono stati una misura necessaria in una situazione emergenziale per far ripartire l’economia – conclude – oggi è giusto pensare a una rimodulazione, ma senza lasciare allo sbando professionisti, cittadini e imprese che aspettano risposte”