Ace Hardware, una delle tre principali cooperative americane di ferramenta indipendenti, realizza ogni anno la Retailer Satisfaction Survey, uno studio per capire lo stato di salute e le prospettive dei suoi associati. All’edizione 2016 di questa ricerca hanno risposto 765 rivenditori di ferramenta fai da te e giardinaggio, tra i quali è emerso un forte ottimismo.
Quasi il 90% dei proprietari dei negozi Ace, infatti, nonostante negli USA l’attuale contesto economico sembri ancora troppo incerto per garantire una forte crescita, stanno pianificando di espandere i propri affari nei prossimi due anni.
Ma quali sono nel dettaglio le percentuali relative alle strategie di crescita che i retailer vorrebbero mettere in atto tra il 2016 e il 2017? L’82% vorrebbe inserire nuove categorie merceologiche, il 77% è intenzionato a ristrutturare i propri negozi o reparti, il 71% vorrebbe ampliare il proprio target per raggiungere nuovi segmenti, il 64% vorrebbe creare più posti di lavoro, il 25% vorrebbe aprire nuovi punti vendita e circa il 20% vorrebbe aumentare i propri mq nei negozi esistenti. Questo atteggiamento positivo, però, non è uniforme.
Secondo l’indagine di agosto 2016 della National Federation of Independent Business su 730 piccole aziende, l’indice di ottimismo delle piccole aziende, Index of Small Business Optimism, che in media si aggira sui 98, è sceso di 0.2 punti in agosto arrivando a 94.4. Questo è dovuto in parte al timore dei proprietari di non essere in grado di riempire le posizioni aperte una volta ingranditi, basti pensare che attualmente il 48% non ha trovato personale qualificato o comunque poco, e in parte al clima politico, poiché l’incertezza riguardo la politica governativa per il 39% degli intervistati è un motivo sufficiente per non ampliarsi.