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Fondi strutturali 2021-2027: all’Italia risorse per 75,3 miliardi di euro

Fondi strutturali 2021-2027: all’Italia risorse per 75,3 miliardi di euro

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Il 19 luglio 2022 è stato firmato e adottato l’Accordo di Partenariato 2021-2027 in base al quale l’Italia potrà contare su 75,3 miliardi di euro di Fondi strutturali e di investimento, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale.

 

In particolare, le risorse europee saranno pari a 43,1 miliardi di eur,o comprensive di quelle destinate al nuovo strumento finanziario per la transizione verso la neutralità climatica, il Fondo per la Transizione Giusta (Just Transition Fund– JTF) e di quelle relative alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE).

 

Il nuovo ciclo dei fondi strutturali incrementa di circa 10 miliardi le risorse messe a disposizione, rispetto alla programmazione precedente, e prevede alcune modifiche nella classificazione delle singole regioni.

 

Saranno, infatti, considerate “in transizione” non solo l’Abruzzo, ma anche Umbria e Marche (precedentemente tra quelle “più sviluppate”). Le regioni “meno sviluppate” sono quelle rimanenti del Mezzogiorno (Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), mentre le “più sviluppate” comprendono quelle del Centro-Nord, con l’esclusione di Umbria e Marche.

 

Escludendo la quota riservata alla CTE, la distribuzione per area geografica delle risorse europee e nazionali dei Fondi strutturali vede: regioni più sviluppate: 23,9 miliardi di euro; regioni in transizione: 3,6 miliardi di euro; regioni meno sviluppate: 46,6 miliardi di euro.

 

Ai Programmi Nazionali sono destinati 25,6 miliardi di eurtora finanziamento europeo e cofinanziamento nazionale, ripartiti nei seguenti 10 programmi: Scuola e competenze; Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale; Sicurezza per la legalità; Equità nella salute; Inclusione e lotta alla povertà; Giovani, donne e lavoro; Metro plus e città medie del Sud; Cultura; Capacità per la coesione; Just Transition Fund.

 

Rispetto alla programmazione 2014-2020, si segnala un nuovo Programma dedicato alla salute nelle regioni meno sviluppate e il potenziamento di quello rivolto alle città metropolitane, che si estende anche alle città medie del Sud.

 

I Programmi Regionali potranno, invece, contare su 48,5 miliardi di euro.