
Uno scenario di mercato così complesso e mutevole come quello attuale richiede prudenza e un aggiornamento continuo delle strategie pianificate.
Ne abbiamo parlato con Marco Franzinelli (nella foto) alla presidenza dell’affermato gruppo distributivo in un’ampia intervista in uscita nel prossimo numero di ferrutensil. Ecco alcune anticipazioni…
Il gruppo distributivo Gieffe è presente nel mercato da oltre 50 anni e vanta un fatturato consolidato di 290 milioni e la gestione di una clientela di 20.000 dettaglianti sul territorio nazionale.
Oggi, la presidenza è affidata a Marco Franzinelli (nella foto) verso il terzo anno di mandato affiancato nel CDA dall’ex presidente Andrea Corradini Zini e da Carlo Vinciguerra. La sede legale resta a Reggio Emilia mentre la sede operativa è a Trento (sede dell’azienda Vigilio Franzinelli srl) con un’organizzazione volutamente molto leggera. Ma approfondiamo le strategie per affrontare i nuovi scenari 2023 con cui si confronterà il gruppo distributivo.
Quale fase sta vivendo il gruppo Gieffe?
Franzinelli – Il 2021 è stato un anno importante in cui abbiamo celebrato il cinquantesimo anniversario del gruppo. Oggi proseguiamo nel segno della continuità e posso dire che il gruppo è in ottima salute. Oggi è difficile individuare delle fasi, siamo in continuo cambiamento e ogni due mesi l’attualità ci riserva nuove sorprese E’ difficile trovare un equilibrio.
Se mi guardo alle spalle, riflettendo sugli ultimi due anni: a livello di vendite, tutti abbiamo immeritatamente vissuto un momento molto positivo di mercato: la fase Covid e post Covid ha creato delle opportunità di acquisto eccezionali da parte dei consumatori. Ma, a mio giudizio, non è merito nostro, ma dei cambiamenti avvenuti al di là del nostro operato. Anche a livello di gruppo, abbiamo vissuto una fase positiva perché uno degli scopi della nostra rete è creare una base di confronto e scambio molto ampia (non solo commerciale). Questo è servito: il confronto ha aiutato a fare delle scelte più oculate riducendo molto il margine di errore strategico. Lo scenario di mercato e del mondo è cambiato in maniera così repentina e drammatica che è difficile fare previsioni.
Su quali strategie si concentrerà il gruppo nel 2023?
Franzinelli – I fattori economici che hanno condizionato la ripartenza nel 2021 sono stati già ampiamente commentati come i trend di crescita sul fai da te in Italia che ha generato un lavoro senza precedenti mettendo molta pressione a tutta l’attività. Riuscire a dare continuità al servizio gestendo picchi alti di richiesta è stato molto difficile. A mio giudizio la vera sfida è oggi nel 2022.
E’ difficilissimo fare previsioni perché negli ultimi mesi non si è trovato molto tempo per lavorare sulla pianificazione. In Gieffe continueremo a lavorare intensamente per un miglioramento continuo del servizio, sia sul fronte logistica sia verso il sell-in e verso il sell-out. Gli altri progetti sia a medio sia a lungo termine sono stati congelati o portati avanti al 50%. Lavorare sulla contingenza è molto faticoso.
(continua in ferrutensil novembre – dicembre)