
Incentivi per le imprese? E’ online il nuovo sito del Governo
Su iniziativa del MiSE, è online da marzo un nuovo sito del Governo che raccoglie in un unico contenitore tutte le misure di incentivazione a disposizione del mondo delle aziende.
Su iniziativa del MiSE, è online da marzo un nuovo sito del Governo che raccoglie in un unico contenitore tutte le misure di incentivazione a disposizione del mondo delle aziende.
E’ disponibile online il Vademecum ragionato degli incentivi per lo sviluppo pensato dal MISE e dedicato al mondo delle PMI, spina dorsale del Paese, peculiarità italiana rispetto al resto d’Europa e costituito da una miriade di piccole e medie imprese che negli anni della crisi hanno saputo resistere, usare creatività, innovazione e tecnologia e creando innumerevoli posti di lavoro.
Un progetto che verrà aggiornato periodicamente e sarà integrato con le informazioni di tutte le pubbliche amministrazioni che contribuiscono a rendere un servizio all’imprenditoria italiana e a chi vuole investire nel nostro Paese. Nelle prossime settimane verrà implementata la parte “web oriented” con un sistema che risponde a domande specifiche dell’imprenditore.
“Questo vademecum ragionato sugli incentivi – che la pubblica amministrazione mette a disposizione – è un breve documento nel quale gli imprenditori potranno trovare l’incentivo giusto a seconda di ciò che davvero gli serve, del loro territorio o della dimensione della loro azienda. Gli incentivi riguardano l’avvio di una nuova impresa, gli investimenti in innovazione, la crescita, il rafforzamento patrimoniale, gli investimenti in macchinari, impianti e software, l’internazionalizzazione, gli investimenti in formazione, in ricerca e sviluppo, in efficienza energetica, in nuove assunzioni, fino ad arrivare agli sgravi fiscali. Non ultimo quello rivoluzionario connesso al reddito di cittadinanza. Abbiamo scelto il dialogo e siamo riusciti a mettere in connessione, grazie alle loro disponibilità, tutte le realtà che offrono un servizio alle imprese. Non solo il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero del Lavoro, ma anche Agenzia delle Entrate, Cassa Depositi e Prestiti, GSE, ENEA, Finest, Invitalia, INPS, ICE, Unioncamere, Sace, Simest, SofiCOOP” – sottolineano al MISE.