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Indumenti di protezione, import a +127% (2020 vs 2019)

Indumenti di protezione, import a +127% (2020 vs 2019)

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Secondo il Centro Studi di Assosistema Confindustria, nel 2020 l’Italia ha importato dall’estero indumenti di protezione per un valore di 595 mln euro. La Cina copre il 58,37 % della merce entrata.

 

Uno studio del Centro Studi di Assosistema Confindustria su dati Istat-Eurostat, ha rilevato l’andamento degli acquisti degli indumenti di protezione (tute di protezione, camici impermeabili, camici chirurgici monouso e riutilizzabili) e dei DPI per le mani nel 2020. I due segmenti segnano valori simili per le due categorie; analizzando nel dettaglio i dati, si rilevano le seguenti evidenze.

 

Nel primo trimestre del 2020 (gennaio – marzo) il volume di importazioni in questa categoria evidenzia un andamento similare all’anno precedente, non risentendo ancora dell’emergenza in arrivo. L’incremento totale del valore 2020 su quello del 2019 è solamente del 5%, assestandosi sui 60 milioni di euro concentrato tendenzialmente in gennaio e riducendosi nei mesi successivi.

 

Nel secondo trimestre (aprile – giugno), rileviamo, al contrario un’impennata dell’import, conseguenza della possibilità di importare ed utilizzare DPI privi di marcatura CE, introdotta a metà marzo.  I valori del trimestre evidenziano un + 263% rispetto al 2019, pari a 150 milioni di euro.

 

L’import continua la corsa anche all’inizio del terzo trimestre (luglio – settembre) per segnare una battuta d’arresto in agosto. La leggera inversione di tendenza potrebbe rientrare nello scenario di modifica nella procedura di validazione in deroga per i DPI importati che, dal 4 agosto 2020, sono diventati competenza delle regioni. Inoltre, con il lieve contenimento estivo dell’epidemia, risultano sufficienti gli stock esistenti nel Paese. I valori del trimestre si assestano a + 128% sull’anno precedente, per circa 178 milioni di euro.

 

Nel primissimo periodo del quarto trimestre (ottobre – dicembre), continua la flessione segnalata nei mesi estivi, ma a novembre l’import ricomincia a correre. Dicembre rileva la spesa più elevata dell’anno, 90 milioni di euro ed il confronto con dicembre 2019 registra un incremento del + 299%, nella singola mensilità.  Il trimestre registra una media del +143% su 2019, a valore pari a 206 milioni di euro.

 

Paesi di importazione

Gli ingenti volumi di indumenti di protezione acquistati dal nostro Paese nel 2020 provengono in grande quantità dalla Cina, che copre il 58,37 % della merce entrata, seguita dalla Turchia per una piccola quota (7,59%) e successivamente da altri Paesi europei.

 

EXPORT

L’export nazionale di indumenti di protezione nell’anno 2020 è di poco inferiore ai 420 milioni di euro, segnando una contrazione del – 36% rispetto al 2019. La massima riduzione dell’export per questa categoria si ha nell’ultimo trimestre 2020 (- 46% rispetto al pari periodo 2019).

 

Import – 5 maggiori partner italiani 2020

PaeseValore indumenti acquistati dall’estero nel 2020 % su totale indumenti acquistati dall’estero nel 2020
1Cina347.505.556 €58,37%
2Turchia45.216.767 €7,59%
3Spagna27.290.326 €4,58%
4Francia26.931.268 €4,52%
5Belgio18.973.368 €3,19%

Fonte: Centro Studi Assosistema-Confindustria su dati Istat

 

 

Export – 5 maggiori partner italiani 2020

 

PaeseValore indumenti esportati nel 2020% su totale indumenti esportati nel 2020
1Stati Uniti67.897.519 €16,26%
2Hong Kong60.324.585 €14,45%
3Germania30.765.802 €7,37%
4Giappone29.191.622 €6,99%
5Francia26.424.464 €6,33%

Fonte: Centro Studi Assosistema su dati Istat