Gli analisti del CeSif, il Centro studi per l’impresa della Fondazione Italia-Cina, hanno stilato un report nel quale hanno raggruppato i settori produttivi italiani in tre grandi famiglie, relativamente al flusso commerciale di importexport con la Cina: quella in cui stiamo vincendo, quella in cui abbiamo già perso, quella in cui la partita è ancora aperta.
La categoria “utensili/articoli da ferramenta e coltelleria” è stata inserita tra i settori in cui, almeno a livello produttivo, l’import dalla Cina ha schiacciato la produzione nazionale e quindi il flusso commerciale è quasi completamente a senso unico.
È vero che qualche Pmi, come la Sodifer di Rimini, riesce ad esportare in Cina spugne, tovaglie e coltelli, si tratta però di casi isolati. Comunque la situazione, almeno a livello generale, non è così drammatica come potrebbe apparire. Da due anni, le importazioni in Italia di prodotti cinesi calano a una media del 3-4% anno, quindi i flussi si sono perlomeno stabilizzati, il peggio è passato e in alcuni comparti le nostre aziende stanno andando a gonfie vele nell’export verso l’Asia.
Fonte: Corriere della Sera