
Tra gennaio e marzo il Pil è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% in confronto allo stesso periodo del 2024 (la stima preliminare indicava un +0,6%).
Nel primo trimestre del 2025 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% (era +0,6% nella stima preliminare) in confronto allo stesso periodo del 2024. Così l’Istat nella stima definitiva, link rapporto completo.
La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi sono risultati stazionari. Dal lato della domanda, l’Istituto di statistica segnala il contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e quello negativo della componente estera netta.
La variazione acquisita per il 2025 è pari a +0,5%. La crescita acquisita per il 2025, ovvero quella che si otterrebbe in caso di variazione congiunturale nulla nei tre trimestri rimanenti dell’anno, è pari a +0,5%.
Per il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, “le stime complete dei conti nazionali trimestrali confermano la solidità del mercato del lavoro. Il prodotto lordo cresce moderatamente, in misura compatibile, comunque, con un target attorno allo 0,8% in media annua”.