Nel 2023, le acciaierie nazionali hanno prodotto 21 milioni di tonnellate di acciaio, il 2,5% in meno rispetto al 2022 e il 13,7% in meno rispetto al 2021 (-3,5 milioni di tonnellate).
A gennaio, l’Italia ha prodotto 1,64 milioni di tonnellate di acciaio, in recupero del 5,9% tendenziale (fonte: Federacciai).
Nel 2023, le acciaierie nazionali hanno prodotto 21 milioni di tonnellate di acciaio, il 2,5% in meno rispetto al 2022 e il 13,7% in meno rispetto al 2021 (-3,5 milioni di tonnellate). Escludendo il 2020, la produzione siderurgica del 2023 è stata la più bassa degli ultimi dieci anni. In dettaglio, nel 2023 sono stati sfornati 11,7 milioni di tonnellate di prodotti lunghi (-2,9% sul 2022) e 9,5 milioni di tonnellate di prodotti piani (-0,1%).
L’Unione europea a 27, secondo la World Steel Association, nel 2023 ha prodotto 41,7 milioni di tonnellate di acciaio (-7,4%).
Per il consumo reale di acciaio in Europa, intanto, il 2024 non sarà l’anno della ripresa. Lo ha previsto Eurofer, l’associazione europea dei produttori siderurgici, nell’ultima edizione del suo “Economic and Steel Market Outlook”. Anche quest’anno la domanda europea avrà il segno “meno” (-0,4%) come già nel 2022 (-2%) e nel 2023 (-3,1%). Si prevedono un primo e un quarto trimestre in contrazione (rispettivamente -1,6% e -3,8% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente) e una parte centrale dell’anno in ripresa (+3,1% e +0,4% nel secondo e terzo trimestre). Per il 2025 le prospettive sono migliori: +1,3% rispetto al 2024. Da segnalare, per l’anno prossimo, che la ripresa sarà però concentrata nella seconda parte dell’anno.
Quanto ai prezzi dell’acciaio al carbonio sul mercato nazionale, da inizio anno si è registrata una certa stabilità, come certifica il Carbon Steel Index (indice che condensa l’andamento dei prodotti finiti in acciaio al carbonio in Italia) elaborato da siderweb.
Nel 2022, l’acciaio nazionale ha generato un fatturato di 93,3 miliardi di euro, in aumento del 16,6% rispetto all’anno precedente (secondo i numeri contenuti nell’edizione 2023 di Bilanci d’Acciaio, il principale studio di siderweb che analizza in chiave strategica e prospettica i risultati economico-finanziari della filiera siderurgica). L’utile era salito del 39% da 3,6 a circa 5 miliardi di euro. L’Ebitda era migliorato del 24%, passando da 7,5 a 9,3 miliardi di euro.