
La fase 3 della filiera corta ferramenta? Parla il gruppo StanleyBlack&Decker
Intervista a Gennaro Vincenzo Zicaro, General Manager Italia del gruppo Stanley Black&Decker, sui cambiamenti che la pandemia ha portato nei rapporti tra produzione e distribuzione.
Come è cambiata la relazione tra produttore e dettaglio negli ultimi mesi? Quale fase 3 ci attende? Per delineare i cambiamenti, forse definitivi, nella relazione tra gli attori della filiera, abbiamo intervistato Gennaro Vincenzo Zicaro General Manager Italia del gruppo Stanley Black&Decker. Ne è nato un interessante spunto di riflessione sull’autunno che ci attende, ancora condizionato dall’incertezza per l’evoluzione dell’emergenza sanitaria dai contorni ancora imprevedibili.
Cosa è successo realmente nel mercato durante il lockdown?
Zicaro – Tutte le aziende (e la nostra in particolare) durante il lockdown, hanno dovuto riadattarsi ad una situazione inaspettata che ha evidenziato sicuramente le capacità e i virtuosismi in termini di reazione sia nel preservare la propria profittabilità sia nel rivedere le logiche e i processi interni.
Tutte le operazioni e le attività di supply-chain sono state inevitabilmente impattate e rallentate. L’esigenza di rispondere comunque a ciò che rimaneva in termini di richiesta di mercato legato al mondo online unitamente all’emergenza di alcune specifiche forniture si mixava all’incertezza di una situazione generale di mercato di difficile prevedibilità.
Tutto ciò ha sensibilmente cambiato l’approccio e le relative dinamiche negli approvvigionamenti necessari, nella gestione operativa dei magazzini e nell’operativa delle consegne. Una ripartenza così inaspettata in termini di positività è più che normale che causasse un gap tra la domanda e disponibilità delle merci che nelle prossime settimane dovrà essere colmato.
Cosa è mutato in questi ultimi mesi nella relazione tra produzione e dettaglio?
Zicaro – Sicuramente ha fatto riscoprire la necessità di una collaborazione più importante per far fronte ad una difficoltà comune che potesse traghettare tutta la filiera il più presto possibile lontano dall’incubo di mesi di inattività.
L’identificazione di attività che potessero rapidamente favorire il ritorno verso la normalità, ha caratterizzato l’operativa di tutti con risultati importanti in alcuni casi che hanno saputo cogliere una inaspettata reazione da parte del mercato su quasi tutti i canali di vendita, ad eccezione dell’industria.
Nel nostro caso, per esempio con l’attività del Flash Offer, abbiamo spinto e contribuito alla ripartenza coinvolgendo il nostro rivenditore in una attività che ha saputo coniugare l’aspetto digital della comunicazione e delle vendite online, con l’esigenza di riprendere il dialogo con l’utilizzatore finale e i propri clienti in tempi rapidi, superando restrizioni fisiche e condizionamenti per le aperture. Non si tratta di un’attività nuova (poiché siamo già al quarto anno) ma è stata quella di maggiore successo perché ha messo a disposizione del rivenditore/dettagliante, la capacità dei contenuti digital insieme al modello commerciale classico del mondo on line delle flash sales in un mercato tradizionale con utilizzatori che durante il lockdown hanno modificato profondamente abitudini e stimoli verso questa direzione multicanale. Penso che questo sia testimonianza di un mutamento in termini di relazione tra produzione e dettaglio molto importante.
E ora, quale fase 3 ci attende?
Zicaro – Difficile da prevedere nella sua dinamica. Sono molte e diverse le variabili di cui tener conto: la prudenza ancora necessaria, una richiesta anomala sul mercato come quello DIY condizionata da un cambiamento di stile di vita in evoluzione costante, un sistema economico e industriale bisognoso di interventi che sembrano in via di definizione finalmente, maccanismi di incentivazione come ecobonus con grosse potenzialità per artigiani e imprese, una produzione industriale ancora ferma e per finire lo spettro di una recessione globale.
Uno scenario piuttosto complicato, direi. La capacità di interagire e decodificare tutto questo scenario sarà la sfida più grande e ci vorrà del tempo per trovare l’assetto ottimale per rispondere alle rinnovate aspettative del consumatore finale.
Ciò che è accaduto ha dato una scossa importante al sistema, sconvolgendo le priorità e le modalità operative e di business, accelerando processi che erano in via di definizione, ma che adesso sono già stati consolidati e che necessitano di maggiore definizione. Qualche esempio? Smart working, lavoro da remoto, ecommerce, mobilità.
Quali pensate saranno i valori fondanti della relazione produttore-dettaglio nella nuova normalità?
Zicaro – Attività di sell out, contenuti digital, formazione e valorizzazione della proposta commerciale stanno caratterizzando sempre di più la relazione tra produzione e dettaglio. Adesso è possibile fare veramente la differenza se si lavora realmente con un obiettivo comune: creare valore per il consumatore e per l’utilizzatore finale.