
L’economia circolare conquista un ruolo da protagonista nei media
Stiamo assistendo ad un cambio di paradigma nel modello di economia circolare possibile. Un nuovo modo di pensare e di comunicare che coinvolge top brand come Nike, Volvo e Ikea…
Debutta una nuova maniera di immaginare prodotti e processi di produzione virtuosi, poco impattanti, equi e ad alto valore sociale e territoriale. Ma soprattutto di comunicarli in campagne molto efficaci, riuscendo a conciliare nello stesso messaggio: riciclo, marca e qualità.
L’economia circolare rappresenta un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. La filiera del riciclo a sua volta diventa l’asse portante di un’economia senza rifiuti, ma come è possibile conciliare il concetto di rifiuti con un concetto di top brand e qualità?
Vi segnalo la recente creatività di un marchio leader come Nike che ci ha abituato a campagne pubblicitarie sempre molto innovative create per catturare l’attenzione delle nuove generazioni.
Si tratta del lancio della nuova linea “Move To Zero”: produzione di scarpe e abbigliamento con l’utilizzo di materiali riciclabili. Senza fronzoli, divertente e immediata per trasmettere un messaggio molto chiaro.
Ma non è la sola. Anche nel comparto auto, Volvo lancia una campagna dedicata all’economia circolare, non avendo paura di affermare: Le Volvo sono rifiuti. Una campagna pubblicitaria originale per comunicare che le sue bellissime macchine sono fatte con il 25% di plastica riciclata.
Se giganti come Nike o Volvo scelgono una strategia di comunicazione così netta, significa che siano ormai convinti come il consumatore possa recepire il maggior valore di un prodotto di qualità creato, tutto o in parte, con materiali di seconda vita.
E infine, come non ricordare Ikea, che da anni sta portando avanti una comunicazione sulla sostenibilità ambientale all’insegna di “reusing things is much better!” e lanciando numerose iniziative che vanno dal riciclaggio di materassi alla rinuncia totale ai prodotti usa e getta (entro il 2020).
E il comparto ferramenta ed edilizia con i suoi brand leader, quale ruolo potrebbe giocare in queste nuove strategie di comunicazione? Indubbiamente una storia ancora tutta da scrivere…