Dal 18 al 21 ottobre prossimi a Pordenone torna SICAM, il Salone Internazionale dei Componenti, Accessori e Semilavorati per l’industria del mobile: un’edizione che si presenta veramente con le credenziali giuste per segnare un’ulteriore tappa di successo nel trend di consolidamento di questa rassegna nella sua posizione ai vertici internazionali nel settore. E’ ormai di fatto completato il lay out di tutti i padiglioni espositivi del Quartiere Fieristico di Pordenone, interamente dedicati a ospitare gli stand di più di cinquecento espositori provenienti da oltre trenta Paesi: attese in particolare numerose novità per componenti di alto design che verranno presentate alle industrie del mobile di tutto il mondo.
L’elevato numero di adesioni a SICAM è un fatto che presenta diversi significati, che vanno ben al di là del chiaro successo espositivo: rappresenta infatti uno stato di salute del settore della componentistica ed accessoristica che a livello internazionale pare aver superato i momenti più critici degli ultimi anni e che cerca costantemente aperture nuove e mercati di prospettiva.
Nel comparto dell’arredo nazionale, dietro le aziende medie e medio-grandi più note c’è tutta una filiera di piccole e medie imprese artigiane, detentrici di quel “saper fare” italiano che rende grande il “made in Italy” nel mondo: fiere come SICAM servono a sostenerne in maniera concreta il processo di internazionalizzazione, offrendo ogni anno un’alta qualità di relazioni di business attraverso l’attenta selezione degli operatori e l’alto livello dei servizi. Il contesto macro-economico poi si presenta quest’anno particolarmente stimolante, con un 2015 che si è chiuso con un fatturato alla produzione di 40,7 miliardi per l’intera filiera del legno-arredo (+2,7% rispetto al 2014) e di 24,5 miliardi per il solo comparto dell’arredamento (con un incremento del 3,4%), ed un 2016 che sta vedendo una crescita decisa delle esportazioni di mobili italiani (+4,5% nel primo bimestre rispetto allo stesso periodo del 2015) e anche il mercato interno che sembra continuare il recupero avviato già lo scorso anno.