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Materie prime, nuovo balzo dei prezzi alimenta l’inflazione

Materie prime, nuovo balzo dei prezzi alimenta l’inflazione

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Rincari dei metalli e noli marittimi aggravano i costi per l’industria.

 

I prezzi delle materie prime stanno registrando un’altra impennata nel 2024, sollevando nuovi timori inflazionistici per il settore manifatturiero. Nel paniere dei metalli, si è verificato un aumento record del 21% a causa della scarsità di offerta.

 

I dati evidenziano forti rialzi per materie prime strategiche come il rame (+14,4%), l’alluminio (+12,8%) e il nichel (+18,7% per interruzioni nella catena di approvvigionamento). Questi rincari si stanno riversando a cascata sui costi di produzione delle aziende.

 

Parallelamente, la corsa al rialzo dei noli marittimi continua a rappresentare una grave criticità. Le tariffe di trasporto risultano nettamente superiori ai livelli pre-pandemia su rotte nevralgiche come Shanghai-Genova (+30,8%) e Shanghai-New York (+15,2%).

 

Le imprese del comparto manifatturiero si trovano così a fronteggiare una doppia sfida: l’aumento dei costi delle materie prime e dei trasporti. Una potenziale miccia per un’ulteriore fiammata inflazionistica, qualora non si riesca ad arginare questa situazione.

 

(Fonte Anima Confindustria e Il Giornale di Brescia).