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Materie prime, tra stabilità apparente e nuove incognite

Materie prime, tra stabilità apparente e nuove incognite

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L’industria meccanica italiana alle prese con prezzi altalenanti, tensioni geopolitiche e strategie per il futuro.

Negli ultimi anni, l’industria meccanica italiana ha affrontato sfide significative legate alle materie prime, con oscillazioni continue dei prezzi e difficoltà nel reperimento dei materiali necessari per la produzione: dinamiche puntualmente razionalizzate e monitorate dal Focus Materie Prime, l’osservatorio congiunturale di Anima Confindustria. Una situazione che ha messo a dura prova le aziende del settore, costringendole a rivedere le proprie strategie di approvvigionamento e a cercare soluzioni innovative per garantire la continuità operativa. Da diversi mesi la situazione sembra essersi stabilizzata, ma le tensioni commerciali e geopolitiche correnti sono destinate a ripercuotersi, con effetti per il momento difficilmente decifrabili, sul comparto manifatturiero.

 

Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria, sottolinea la necessità di politiche europee a supporto della stabilità dei mercati e degli investimenti produttivi, con un focus su risparmio energetico, idrogeno e nucleare.

 

Secondo l’economista Achille Fornasini, la contrazione della domanda globale potrebbe provocare un calo dei prezzi delle commodity, aggravato da un aumento dell’offerta. Tuttavia, non si esclude un possibile rialzo in futuro, sebbene con probabilità ridotte rispetto alle previsioni precedenti.