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MecSpe bloccato ai nastri di partenza: fiera annullata

MecSpe bloccato ai nastri di partenza: fiera annullata

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L’inaugurazione della fiera leader in Italia per la fornitura industriale era prevista per mercoledì 29, ma il nuovo DPCM vieta l’organizzazione delle ‘fiere di qualsiasi genere’.

 

L’inaugurazione di MecSpe 2020 era prevista per mercoledì 29, gli organizzatori avevano coraggiosamente sfidato la pandemia, confermando l’evento nonostante la situazione sanitaria assai instabile già da diverse settimane, gli espositori altrettanto coraggiosamente avevano in buona parte confermato la partecipazione (attesi circa in 1.300 contro i 2.300 dello scorso anno, comunque un buon risultato).

 

Tutto inutile: l’entrata in vigore del DPCM del 25 ottobre, che all’art. 9 vieta l’organizzazione delle ‘fiere di qualsiasi genere’, ha bloccato tutto quando già da sabato 24 ottobre erano in corso le attività per installare circa 60.000 mq di superficie espositiva in 6 padiglioni, seguendo tutti i protocolli sanitari per accogliere il pubblico in sicurezza e garantire il rispetto delle norme anti pandemiche.

 

Certo, viste le restrizioni imposte dal decreto, permettere lo svolgimento di una fiera di queste dimensioni sarebbe stato un controsenso e avrebbe generato un vespaio di polemiche. Fatto sta che si tratta di una ennesima mazzata per il settore fieristico, già provato da un anno di ferma totale. Gli organizzatori, più che altro contestano tempi e modalità del divieto.

 

Il nuovo DPCM ha contraddetto il precedente (di una settimana fa – ndr) senza tenere conto dei tempi di pianificazione di una manifestazione professionale come MecSpe – commenta Ivo Nardella Presidente di Senaf, Gruppo Tecniche Nuove – che è, e rimane, per il settore della meccanica specializzata una tre giorni di lavoro imprescindibile per pianificare la ripresa. Peraltro ci risulta non siano stati previsti momenti di confronto né con Confindustria né tantomeno con AEFI. Una fiera che ha un impatto professionale su quasi 90 mila lavoratori tra imprenditori, operai specializzati, tecnici, ingegneri e che traina un settore strategico per la ripresa del paese, non può e non deve essere messa alla stessa stregua di una sagra di paese, senza nulla togliere a queste manifestazioni. Ci auguriamo di essere convocati dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri per valutare l’entità dei danni e vogliamo ringraziare tutte le imprese, le associazioni settoriali e territoriali che hanno deciso di essere parte di Mecspe, scusandoci enormemente per i disagi che comporta la decisione annunciata ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte”.