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IL MONDO DELLE COSTRUZIONI EUROPEO: LA CRESCITA CONTINUA FINO AL 2020, MA RALLENTA

IL MONDO DELLE COSTRUZIONI EUROPEO: LA CRESCITA CONTINUA FINO AL 2020, MA RALLENTA

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Secondo le previsioni di EUROCONSTRUCT 2018, quest’anno le costruzioni europee cresceranno del 2,7% seppure il ritmo rallenterà chiaramente rispetto al 3,9% dello scorso anno. Tra i Paesi europei si distinguono positivamente Ungheria (+12%), Polonia, Irlanda e Portogallo (+7-8%).

La costruzione europea sta crescendo bene grazie alla complicità dei bassi tassi di interesse, della buona crescita economica e dei bisogni non ancora soddisfatti.

Si prevede che la crescita economica rimarrà solida, la disoccupazione diminuirà, le esportazioni cresceranno, i tassi di interesse rimarranno bassi e la fiducia dei consumatori, delle imprese e dell’industria in futuro sarà elevata. Pertanto, le entrate fiscali aumenteranno consentendo di poter aumentare gli investimenti nell’edilizia pubblica, nelle reti di trasporto e in altre infrastrutture.

Urbanizzazione, immigrazione e migrazione interna e invecchiamento della popolazione sono infatti altri fattori importanti dal punto di vista della crescita dell’ambiente costruito in tutta Europa.

La crescita continua ma a un ritmo più lento
Secondo le previsioni di EUROCONSTRUCT (giugno 2018), quest’anno le costruzioni europee cresceranno del 2,7% – il ritmo rallenterà chiaramente rispetto al 3,9% dello scorso anno. La crescita continuerà anche nel 2019 e nel 2020, ma a un ritmo più lento e la costruzione non sarà più il motore europeo di crescita.

La crescita delle costruzioni europee è diversificata e si realizza in tutti i principali settori: residenziale, non residenziale e ingegneria civile, sia di nuova costruzione sia di ristrutturazione. In futuro però il ruolo della nuova edilizia residenziale non sarà più primario e la crescita si sposterà sul settore di ingegneria civile.

Il mondo delle costruzioni europeo ha subìto grandi fluttuazioni negli ultimi 10 anni. Dopo la crisi finanziaria, si è verificata una forte contrazione durata per cinque anni, seguita da una crescita dal 2014.

Il 2018 rappresenta il quinto anno consecutivo di crescita che dovrebbe continuare anche nel 2019 e nel 2020. L’aumento rispetto al minimo del 2013 è stato tuttavia lento e il volume di costruzione nell’area EUROCONSTRUCT sarà ancora del 14% inferiore rispetto al 2007.

Un fenomeno simile si è verificato negli Stati Uniti: un collasso pluriennale seguito da un lungo periodo di crescita. Nel 2011 la costruzione è passata alla crescita e dopo pochi anni ha raggiunto l’equilibrio della crisi pre-finanziaria del 2006.

Grandi differenze nelle prospettive regionali e specifiche per Paese

Nel 2018 e nei prossimi due anni la crescita della costruzione sarà più forte in Ungheria, Polonia, Irlanda e Portogallo: quasi il 12%  in Ungheria e 7-8 % negli altri Paesi.

La crescita si fermerà invece in Finlandia, Germania e Svezia. Nei Paesi dell’Europa orientale (CEE-4) la crescita è rapida con una media prevista è del 7,5% mentre quella dei paesi dell’Europa occidentale (CE-15) è dell’1,7 %.
La costruzione nordica è cresciuta rapidamente negli ultimi anni: nel 2016 e nel 2017 era circa il 5% (mentre le cifre europee erano pari al 2,5 e al 3,9%). Quest’anno la crescita delle costruzioni nordiche rallenterà fino a poco più del 3% e nel 2020 sarà solo dello 0,5% con la responsabilità di Svezia e Finlandia. Nel 2019 e nel 2020 la crescita media sarà leggermente negativa in Finlandia e in Svezia, ma rimarrà positiva in Norvegia e Danimarca.

EUROCONSTRUCT è una rete di diciannove membri, istituti di consulenza e di ricerca senza scopo di lucro specializzati per fornire previsioni recenti, precise e comparabili sui mercati europei delle costruzioni. In Italia è rappresentato da Cresme.