Home Mercato IL MONDO DELL’INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE IN FERRAMENTA. DOVE STIAMO ANDANDO?
IL MONDO DELL’INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE IN FERRAMENTA. DOVE STIAMO ANDANDO?

IL MONDO DELL’INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE IN FERRAMENTA. DOVE STIAMO ANDANDO?

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A Milano si è appena concluso Forum Agenti, l’appuntamento milanese per l’intermediazione commerciale, una manifestazione internazionale interamente dedicata alla Ricerca e Selezione di agenti di commercio in diversi mercati e filiere merceologiche.  Una formula vincente che vede protagonisti gli agenti alla ricerca di nuovi mandati e le aziende in cerca di nuova forza vendita arricchita da molteplici iniziative di aggiornamento con un programma articolato di corsi, seminari e convegni. Occasione per analizzare il comparto dell’intermediazione commerciale nel settore Ferramenta e bricolage. Ne parliamo con Enrico Seminara Presidente di Forum Agenti…

Qual è il trend del mercato ferramenta dal punto di vista dell’agente di commercio?
Il mercato ferramenta da quanto verifichiamo è una tra quelle realtà che si mantiene stabile. La presenza del canale tradizionale composto dai tantissimi punti vendita ben distribuiti sul territorio nazionale italiano, ne è la riprova. Gli agenti di commercio coinvolti sono tanti e provengono sia dal mondo dei Grossisti, organizzati con reti vendita nazionali, sia dalla forza vendita (mono o plurimandato) dei tanti produttori che vendono direttamente.

Quanti sono gli agenti di commercio nel nostro settore?
Secondo le nostre stime sono 25.000 su base nazionale.

Quali sono i settori in cui è più richiesta l’intermediazione commerciale?
Il 70% del PIL è prodotto da Agenti di Commercio. Difficile dire quali siano i settori maggiormente sensibili, ma oggi è impossibile pensare di farne a meno.

Che differenze ci sono in Italia e nel resto d’Europa?
L’ Italia, con 240.000 unità, detiene il primato numerico di Agenti di Commercio in Europa.
Seguono la Spagna (80.000 circa), la Germania (40.000 circa), la Francia (30.000 circa) e il Regno Unito (15.00 circa). La figura è prevalentemente quella dell’Agente come ditta individuale, ma sono anche presenti un numero non insignificante di Agenzie (Società).
Negli altri Paesi europei questi numeri sono abbastanza diversi, così come è diversa la tipologia dell’agente. Basti pensare che in Europa “solo” il 40% del PIL è originato da questa figura professionale.
Al di là delle più o meno grandi diversità – evidenti anche dal punto di vista contrattuale, tanto che nel 1986 è stata emanata una Direttiva Comunitaria per armonizzare le differenze presenti nei Contratti di Agenzia dei diversi Paesi – nel nostro Paese, il presidio sul territorio e il rapporto diretto con il Cliente, costituiscono ancora elementi fondamentali.
Non dimentichiamo poi che spessissimo l’agente di commercio, oltre a fare business, è da sempre un “amico dei clienti” e stabilisce un rapporto di confidenza.

Quali Paesi stanno emergendo nel settore ferramenta secondo la vostra esperienza?
Oggi è difficile fare previsioni. Sappiamo che in Europa il grosso del mercato da sempre lo fanno Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna. Certo è che ci sono Paesi dell’ Est Europa in grande fermento e che in alcuni settori – tra cui quello della Ferramenta appunto – si sono fatti notare. In Italia ad esempio, nel canale tradizionale della Ferramenta, le imprese straniere sono aumentate del +6,4 % nel 2016 (dati Confesercenti) e il Paese straniero con incidenza maggiore nel settore è la Romania.  Anche il Nord Africa sta acquistando importanza.  Staremo a vedere…

Quale esigenza ha oggi l’agente di commercio ferramenta?
Le stesse esigenze di tutti gli Agenti di Commercio: formazione, preparazione e professionalità.
Puntare su loro stessi e ridare, ove fosse necessario, credibilità a questa bellissima professione.
Inoltre, avvicinare le nuove generazioni, sempre più distanti da questo lavoro. E’ nelle nuove generazioni che si gioca il futuro della professione e, di riflesso, il futuro di moltissime PMI.