
Dal 30 giugno sono previste sanzioni amministrative per i commercianti, gli artigiani e i professionisti che non consentono ai loro clienti di fare pagamenti con carte di credito e bancomat.
L’obbligo per gli esercenti di dotarsi del Pos è in vigore dal 2014, ma finora non erano mai state previste delle multe, introdotte con l’ultimo decreto Pnrr. Inizialmente sarebbero dovute scattare a inizio 2023, ma la misura è stata anticipata di sei mesi.
Una manovra che ha generato molte polemiche capitanate da associazioni dei consumatori hanno già sottolineato la facilità di elusione della norma e le criticità che riguardano alcune categorie. Ma che rientra nel nuovo decreto Pnrr2 e nella lotta all’evasione e al lavoro nero. Le misure prevedono la nascita di un portale nazionale del sommerso che condividerà le banche dati di Inps, Inail e Ispettorato nazionale del lavoro, rendendo più agili gli accertamenti, insieme all’abolizione di esoneri per la fatturazione elettronica e la trasmissione telematica delle fatture.
Ma il provvedimento destinato a fare più discutere è sicuramente quello delle multe che partiranno per molti esercenti e professionisti a causa dei pagamenti digitali.
Una categoria in particolare, quella dei tabaccai, sembrerebbe intenzionata a chiedere al Governo una deroga, almeno per alcuni prodotti, o un vero e proprio esonero globale. I tabaccai chiedono al Governo di essere esonerati dalla possibilità di essere multati, considerando che le loro attività sono già concessionarie dello Stato, praticamente impossibilitati a evadere le tasse. La richiesta è quella di far decadere l’obbligo di accettare i pagamenti con il Pos per gli acquisti di prodotti a regime di monopolio o in concessione, dunque i tabacchi, i valori bollati, le ricariche telefoniche, i giochi e altri servizi.
In Parlamento è stato accolto un ordine del giorno per trovare una soluzione per le tabaccherie e tutelare gli esercenti dagli alti costi di gestione a fronte di transazioni di pochi centesimi o pochi euro, come quelle per l’acquisto di francobolli e biglietti dei mezzi pubblici. AssoTabaccai, in un comunicato stampa, si è detta favorevole al “contrasto all’economia sommersa attraverso l’incentivo della moneta elettronica, ma non bisogna dimenticare che i gestori di tabaccherie e ricevitorie sono operatori economici per conto dello Stato”.