
Il nuovo decreto del Governo impone l’obbligo della certificazione verde “base” per accedere alle attività di servizio alle persone e commerciali non essenziali. Confcommercio chiede un confronto urgente.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il 5 gennaio scorso un nuovo decreto legge per ‘rallentare’ la curva di crescita dei contagi. Due le misure principali: l’obbligo vaccinale per gli over 50 e l’estensione dell’obbligo di “green pass” per accedere alle attività di servizio alle persone.
Nel dettaglio, per entrare in centri commerciali e negozi, occorrerà dal 1 febbraio fino al 15 giugno 2022 il certificato verde “base” (quindi ottenibile anche con tampone) con l’esclusione dei negozi che vendono alimentari, farmacie e quelli che “soddisfano le esigenze essenziali e primarie della persona”. Con un DPCM, che verrà adottato entro 15 giorni, verranno precisate le attività considerate tali e quindi interessate dalla misura.
I negozi ferramenta saranno riconfermati attività commerciali essenziali come farmacie e alimentari?
Intanto Confcommercio sottolinea: “attenzione agli impatti organizzativi, chiediamo un confronto urgente. Vaccini e green-pass stanno sorreggendo resistenza e ripartenza delle attività e va evitato, ad ogni costo, che pandemia e crisi economica inneschino una pericolosa emergenza sociale. Ma scelte impegnative richiedono attenta e precisa programmazione e preparazione. In riferimento alle nuove disposizioni che estendono l’obbligo di green-pass ordinario anche per l’accesso a tutte le attività commerciali, fatte salve le “eccezioni” che verranno individuate per il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, occorrerà, dunque, contenere l’impatto organizzativo di un improprio ruolo di controllo e verifica da parte degli esercenti”.