
Negozio ferramenta phygital. Su quali driver spingere per crescere?
Secondo l’Osservatorio Multicanalità in Ferramenta, continua il processo di ibridazione che sta modificando l’identità del negozio ferramenta tradizionale e professionale. Ma su quali aspetti multicanale è necessario puntare?
La diffusione del commercio elettronico in ferramenta prosegue in trend positivo e oggi, secondo i dati di OPMF, l’Osservatorio Permanente Multicanalità in Ferramenta, un negozio ferramenta su 3 vende anche online. L’ibridazione diventa un attivatore di nuove modalità di interazione e di vendita, rinnovando la filiera distributiva e stimolando la nascita di nuovi servizi, tecnici e finanziari.
Ma quali sono i driver su cui spingere per crescere nel canale phygital in ferramenta?
Lo sviluppo di una piattaforma ecommerce di prossimità è uno dei principali. Da sempre la prossimità è una caratteristica valorizzante del negozio ferramenta italiano. Questo aspetto è trasferibile anche online, mantenendo la propria identità commerciale e il rapporto di fiducia costruito negli anni e coinvolgendo la propria clientela nelle nuove strategie multicanali.
Tra i vantaggi dell’e-commerce di prossimità resta innanzitutto il rapporto umano, che nonostante la semplicità della transazione può non venire meno, unitamente alla tutela della sicurezza delle transazioni stesse, alla possibilità di accorciare le tempistiche in negozio, limitate al ritiro del prodotto o dell’ordine, ma anche di testare con mano il prodotto prima di procedere all’acquisto.
“La crescita del commercio elettronico in ferramenta continua ad essere dinamica e resta condizionata da due fattori: il ruolo ancora centrale del negozio fisico, touch point fondamentale per il comparto tecnico e l’affermarsi di nuove abitudini nell’acquisto digitale sia del consumatore privato, sia sempre più di artigiani e p.Iva.” – sottolinea Alessandra Fraschini, founder di OPMF.
La pandemia prima e oggi un forte stato di incertezza economica unita al forte rincaro delle materie prime (che determina una forte instabilità sui listini dei prodotti e una carenza di disponibilità di alcune referenze) sta modificando il comportamento di acquisto sia del consumatore privato sia del target professionale, favorendo la nascita di nuove esigenze.
Non sono solo cambiati stabilmente i comportamenti di acquisto, ma sta maturando anche la consapevolezza dei retailer ferramenta sulla necessità di progettare un percorso di vendita e di relazione fondato sull’integrazione e sulla collaborazione tra canali fisico e online, premiando le logiche multicanali.
Una piattaforma online in ferramenta non è solo uno strumento di vendita, ma anche un compendio di informazioni, tecniche ed estremamente aggiornate, sul singolo prodotto (e sugli articoli correlati) a disposizione sia del collaboratore dedicato al banco in negozio sia del cliente per scelte più consapevoli.
E’ necessario ridisegnare il modello fisico creando nuovi format innovativi che possano rispondere alle richieste del bacino territoriale, allargando offerta e visibilità con strategie drive to store, sfruttando le potenzialità aumentate tipiche dell’universo digitale, come lo scaffale infinito, l’intelligenza artificiale e realtà aumentata e la relazione digitale h24 garantita da una chatbot.
“Gli indicatori confermano come nella distribuzione ferramenta, la vendita ecommerce possa essere un formidabile attivatore di processi virtuosi nel negozio fisico e alla sua evoluzione digitale, ormai fondamentale per competere con gli scenari economici che ci attendono, dallo sviluppo della codifica dei prodotti, alla scelta del mix assortimentale dei prodotti, alla logistica, ai pagamenti digitali”. – conclude Alessandra Fraschini di OPMF.
Questo e altro ancora è raccolto dall’Osservatorio Multicanalità in ferramenta, lo strumento data driven per le aziende e il retail tecnico, indispensabile per intuire il cambiamento in atto, per interpretare i nuovi bisogni del consumatore ferramenta e le nuove frontiere del consumo tecnico. Il confronto con gli indicatori raccolti nelle edizioni precedenti (dal 2017) distinguono ulteriormente la ricerca fornendo lo scenario di evoluzione (o di involuzione) vissuto dal settore.
(L’indagine OPMF 2022 integrale è disponibile – per informazioni)