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Nel 2023 cambio di scenario per il settore idrotermosanitario italiano

Nel 2023 cambio di scenario per il settore idrotermosanitario italiano

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Crediti incagliati, ritardo nei pagamenti e produzione in calo; se solo l’anno scorso il settore idrotermosanitario registrava tutti valori positivi, nel 2023 rileva una brusca inversione di marcia.

Rispetto al 2022, infatti, le previsioni della produzione per il 2023, pari a quasi 14 miliardi di euro, registra un calo dell’4,7%. L’export sostanzialmente tiene, con un -2,4%, con valori attorno a 8,5 miliardi di euro, in linea con i valori a consuntivo registrati nel 2022 (8.782,42 mld di euro) e decisamente superiori rispetto ai 7,750,16 mld del 2021. Invariati nel 2023 gli investimenti, con le previsioni per il 2023 a 484,61 mld di euro, come nel 2022 (484,81 mld). Cresce, anche se di poco, l’occupazione, che raggiunge nel 2023 le 48.071 unità.

 

Marco Nocivelli, presidente ANIMA Confindustria, sottolinea come “il blocco del meccanismo degli incentivi ha creato una sorta di corto circuito economico-finanziario che ha determinato un danno di almeno mezzo miliardo di euro per la produzione italiana, secondo le stime del nostro Ufficio Statistica; addirittura, per quanto riguarda le caldaie e le pompe di calore, le perdite superano il 20% della produzione. Sono dati che rispecchiano quanto avviene nel resto d’Europa, anche se in Italia il declino può essere attribuito alla situazione complessa legata al Superbonus e alla cessione del credito per gli incentivi di riqualificazione. Questo ha determinato insicurezza tra gli operatori e indecisione tra i consumatori. Se guardiamo al bicchiere mezzo pieno, è anche per questo che si è creata molta attesa e aspettativa per le innovative tecnologie e i nuovi prodotti che vedremo a MCE Mostra Convegno Expocomfort l’anno prossimo”.

 

È senz’altro un campanello d’allarme per l’industria e il legislatore, che devono tornare a collaborare per rafforzare il mercato, garantendo che il settore idrotermosanitario continui a giocare un ruolo chiave nella transizione energetica. – conclude Massimiliano Pierini, managing directro di RX ItalyLa Commissione UE ha definito obiettivi importanti quando ha alzato l’asticella a 60 milioni di installazioni di pompe di calore entro il 2030, rispetto ai 20 milioni attuali. Confidiamo che il Governo saprà agire tempestivamente per rispettare gli obiettivi fissati, difendere le imprese e salvare posti di lavoro.”

 

ANIMA sarà presente a MCE 2024 con dieci Associazioni quali Acism, Aqua Italia, Assoclima, Assofoodtec, Assopompe, Assotermica, Avr, Italcogen, Ucc e Uman all’interno di un’ampia Lounge di 400 mq che, nelle scorse edizioni, si è rivelata il crocevia di professionisti, media e imprenditori del settore.