Campania, Lombardia e Sicilia sono le regioni con più investimenti già programmati. Se ne parlerà al SAIE che ritorna a BolognaFiere dal 19 al 22 ottobre 2022.
Rivoluzione verde, rigenerazione urbana, innovazione a livello infrastrutturale, sostenibilità. Sono questi alcuni degli obiettivi che l’Italia punta a raggiungere attraverso gli investimenti del PNRR. Una grande opportunità per proiettarsi nel futuro e che vede come protagonista la filiera delle Costruzioni. Secondo gli ultimi dati Ance, dei 222,1 miliardi di euro previsti, ben 108 sono destinati proprio a questo settore.
Se poi si pensa che l’81% di questi fondi (€87,3 miliardi) sono già “territorializzati”, ovvero che è possibile individuare i territori nei quali le risorse europee produrranno occasioni per il mercato, il piano assume connotati sempre più concreti, specialmente in alcuni ambiti come l’edilizia scolastica, il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie, delle aree pubbliche e delle smart cities.
Con Sud e Nord si dividono la quota più ampia degli investimenti: rispettivamente €37,3 miliardi (43% del totale) e €36 miliardi (41%).
Per gli operatori dell’edilizia e dell’impiantistica il PNRR può essere quel volano di sviluppo e innovazione che da anni viene invocato. Un’occasione di crescita che, per non essere sprecata, richiede preparazione e capacità di saper interpretare in anticipo le necessità del mercato. Proprio per questo, i temi legati al Piano saranno centrali nella prossima edizione di SAIE, La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti, organizzata da Senaf, che ritornerà a BolognaFiere dal 19 al 22 ottobre 2022.
Ma come sono divisi geograficamente gli investimenti del PNRR? Sud e Nord si dividono la quota più ampia. Al Mezzogiorno andranno, infatti, €37,3 miliardi (43% del totale), mentre al Nord €36 miliardi (41%). Segue poi il Centro con risorse previste pari a €14 miliardi (16%). A livello regionale, in cima c’è la Campania con €10,4 miliardi (12%) seguita da Lombardia con €10 miliardi (11%), Sicilia con circa €8,4 miliardi (10%) e Veneto con €7,5 miliardi (9%). Molto simili i volumi di investimento di Laziocon €6,3 miliardi (7%), Piemonte e Puglia (entrambe con €6 miliardi; 7%) ed Emilia-Romagna con €4,6 miliardi (5%). Tra le regioni del Centro, ammontano a quasi €2,5 miliardi gli investimenti previsti nelle Marche (3%).
Se veicolato nella maniera migliore, il piano potrà finalmente portare al rinnovamento del patrimonio infrastrutturale del Paese. Per imprese e professionisti sarà fondamentale non perdere il treno del PNRR e della “nuova cultura del costruire”: il rischio sarebbe non solo mancare un’occasione di business, ma di non far conoscere al mercato le proprie soluzioni e non essere più al passo coi tempi di un settore in continua trasformazione.