
Claudio Feltrin, presidente Federlegno sottolinea: “Campanelli d’allarme da non sottovalutare. Diversificare e aprire nuove rotte sono le parole d’ordine”.
La filiera legno-arredo nei primi tre mesi del 2023 ha esportato complessivamente per un valore di 4,98 miliardi di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai primi tre mesi del 2022 con -0,3%.
È ancora una volta la Lombardia a confermarsi la prima regione per valore esportato con 1,2 miliardi di euro (29% sul totale), in aumento del 3,9% sul primo trimestre 2022.
A seguire il Veneto (+1,3%) con un valore esportato pari a 991 milioni di euro, mentre il Friuli Venezia- Giulia con 581 milioni di euro segna una flessione (-3,8%).
Sono le Marche, al quinto posto, con 242 milioni di euro esportati, a registrare la crescita più consistente (+11,1%) mentre la Puglia, in ottava posizione con 105 milioni di euro esportati segna quello che è il calo più marcato (-20,8%).
Treviso (-0,6%) e Pordenone (-2,8%) nonostante il segno negativo si confermano le prime due province in termini di export della filiera legno-arredo; seguono Monza e Brianza e Milano, in crescita rispettivamente del +2,3% e del +9,6%.
Sono i dati elaborati dal Centro Studi di FederlegnoArredo su fonte Istat che fotografano l’andamento nell’avvio di anno dell’export del legno-arredo che ha, proprio nell’export di mobili, la sua punta di diamante: circa 3 miliardi di euro e un + 0,3% rispetto al primo trimestre 2022 che corrisponde a un andamento pressoché stabile.