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IL RATING DEL CREDITO IN FERRAMENTA? RISCHIO ALTO SOLO PER IL 12%

IL RATING DEL CREDITO IN FERRAMENTA? RISCHIO ALTO SOLO PER IL 12%

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Lo stato di salute economico del canale distributivo ferramenta è buono, caratterizzato da una solidità economica abbastanza diffusa.

Nel Cerved Group Score emerge infatti una presenza di rischio alto solo sul 12% circa del totale aziende, localizzate in prevalenza in Campania, Lazio e Sicilia, ma solo perché la presenza totale di aziende è decisamente superiore rispetto alle altre aree.

Ne parliamo con Stefania Vinci, Vertical Business Manager di Cerved Group in un intervista in pubblicazione integrale nel prossimo numero di Ferrutensil…

Con un portafoglio di oltre 30 mila clienti, italiani ed esteri, Gruppo Cerved è il principale operatore nazionale nell’ambito della valutazione e gestione del credito. Il focus è fortemente orientato all’innovazione. L’offerta è articolata, rispondendo alle esigenze del mondo finanziario e assicurativo, delle aziende pubbliche e private e di tutti i professionisti che cercano dati e informazioni strategiche per i loro business. Servizi e piattaforme sono concepite per intercettare ogni tipo di dato che possa aiutare i clienti a gestire in modo più consapevole le dinamiche decisionali.

Quali servizi offre Cerved Group al mercato?

Dalla ricerca di nuove opportunità di business alla valutazione e monitoraggio dell’affidabilità del portafoglio, fino al recupero di crediti problematici. L’offerta copre tre aree di attività distinte: Credit Information: tutti i servizi a supporto della gestione del credito e della valutazione dei clienti; Marketing Solutions: da analisi di mercato, studi di settore, prospect qualification, servizi per l’internazionalizzazione; Credit Management: gestione incassi, recupero stragiudiziale e legale, gestione e rivendita di beni mobili e immobili

E al mercato ferramenta?

Il settore della ferramenta ha un outlook specifico di Cerved: presenta un rischio in linea con la media Italia, ma con una polverizzazione enorme e una grande presenza di società di persone/ditte individuali, per le quali i dati disponibili sul mercato sono minori e quindi la focalizzazione su elementi proprietari di Cerved (come ad esempio le esperienze di pagamento verso altri fornitori e il rischio consultazioni derivante dalle richieste di informazioni su questi soggetti) diventano gli elementi salienti per una corretta valutazione.

Qual è lo stato di salute del canale ferramenta secondo le vostre analisi?

Il campione preso in esame del settore è di 16.306 aziende, rappresentate per il 55% da ditte individuali, per il 25% da società di persone e per il 20% da società di capitali. Sono localizzate prevalentemente nel Sud Italia, ma con una rappresentazione abbastanza equa delle tre diverse nature giuridiche sul territorio nazionale. Dei circa 35.000 addetti totali, quasi 25.000, pari a poco più del 70% sono impiegati in aziende fino ad un massimo di 5 dipendenti.

Lo scenario evidenziato sul campione analizzato, indica una presenza di rischio alto per un 12% circa del totale. Campania, Lazio e Sicilia, hanno numericamente il maggior numero di aziende a rischio ma solo perché la presenza totale di aziende è decisamente superiore rispetto alle altre aree. L’incidenza percentuale, però, è pressoché uniforme su tutto il territorio nazionale non evidenziando aree particolarmente più a rischio rispetto ad altre. Guardando, invece, dal lato delle opportunità di business, anche qui la situazione è abbastanza speculare su tutto il territorio, con un leggero margine positivo di Lombardia e Trentino Alto-Adige sulle altre regioni d’Italia.  Queste le evidenze dell’analisi molto approfondita presentata per la prima volta al recente Convegno di Hardware Forum a Milano.

(continua…)