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“Road to excellence”: trent’anni di CQA-Catas Quality Award

“Road to excellence”: trent’anni di CQA-Catas Quality Award

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Le celebrazioni del trentesimo anniversario dalla nascita dei CQA-Catas Quality Award, la certificazione di prodotto rilasciata dal laboratorio.

 

Tecnici, imprenditori e operatori della filiera legno-arredo si sono ritrovati lo scorso giovedì 21 settembre – a San Giovanni al Natisone, nella sede di Catas, per celebrare il trentesimo anniversario dalla nascita dei CQA-Catas Quality Award, la certificazione di prodotto rilasciata dal laboratorio.

A oggi sono 200 le produzioni certificate da Catas, sulla base di specifici e rigorosissimi criteri, in tema di emissione di formaldeide, vernici e profili per serramenti e – in tempi più recenti – arredo “Made in Italy”.

 

Catas ha saputo sempre rispondere in modo propositivo ed efficace alle necessità del mondo produttivo friulano, italiano e internazionale”, ha dichiarato Lucia Cristina Piu, presidente di Catas nell’aprire i lavori.

 

Questo è sempre stato, sin dalle sue origini, il modo di porsi di Catas nei confronti delle Imprese e del territorio. In questo solco si colloca anche il CQA-Catas Quality Awardallorchè si decise di sintetizzare le sin lì maturate profonde conoscenze e competenze nella realizzazione, appunto, di questo severo percorso di prova. Ciò fu fatto sulla base delle normative nazionali e internazionali, all’espresso scopo di mettere le imprese nelle condizioni di ottenere un certificato di qualità del proprio prodotto. Il nostro certificato ha corrisposto alle esigenze manifestate e ha permesso a molti imprenditori di esportare nei mercati più esigenti e di acquisire importanti commesse per il Friuli Venezia Giulia e l’Italia”.

 

Sono una cinquantina le realtà – italiane e straniere – che hanno scelto di certificare CQA i propri prodotti e molte di loro si sono ritrovate oggi non solo per festeggiare la ricorrenza, ma soprattutto per avere modo di approfondire i contenuti e le qualità della certificazione di Catas.

 

“Questa giornata ha per noi un significato particolare”, ha poi aggiunto Franco Bulian, direttore di Catas. “È passata molta acqua sotto i ponti da quando, nel 1990, eravamo il laboratorio di riferimento per le prove sulle emissioni di formaldeide per conto di un famosissimo istituto tedesco. Tre anni dopo, spinti da diversi produttori italiani, decidemmo di “metterci in proprio” e di strutturare un nostro percorso di certificazione, sempre sulla base di regole internazionali. Un successo che ci ha poi portato a mettere a fuoco le conoscenze maturate nei prodotti vernicianti (a oggi sono una quarantina le vernici per esterni e interni certificate da Catas in Italia e all’estero), nei profili lamellari per la produzione di serramenti e dal 2018 nella certificazione dell’origine italiana del mobile “Made in Italy by Catas 

 

Nel suo intervento Bulian ha inoltre sottolineato come la certificazione di Catas – nata, come già ricordato, da una precisa e forte necessità delle aziende – abbia una triplice valenza: tecnica, perché basata su prove; oggettiva, perché i requisiti sono descritti da regolamenti di certificazione e norme nazionali e internazionali, e distintiva, perché pone immediatamente il prodotto certificato in una posizione di rilievo rispetto ad altri.

 (nella foto Franco Bulian, direttore di Catas e Lucia Cristina Piu, presidente di Catas.