
SALDATURA E TAGLIO: BUON 2015, DUBBI SUL 2016
Il settore della saldatura e del taglio dei metalli è strettamente legato al consumo di acciaio, che presenta finalmente consuntivi per il 2015 e previsioni per il 2016 piuttosto incoraggianti, dopo un periodo a dir poco difficile. Secondo la World Steel Association, a livello mondiale, nel 2015 il consumo di acciaio ha registrato un incremento dello 0,5% rispetto al 2014 mentre per il 2016 le previsioni indicano un aumento dell’1,4%. In Europa (a 28 Paesi) la variazione rispetto al 2014 è stata del +2,1% e la previsione per il 2016 sul 2015 di +2,8%.
Un altro indicatore che condiziona fortemente il mercato della saldatura è lo stato di salute dell’industria metalmeccanica italiana. Nel 2015 la produzione nel settore è cresciuta mediamente del 2,6% (II Sole 24 Ore del 05/03/2016), ma con andamenti divergenti. Ad un primo semestre positivo ne è seguito un secondo in rallentamento. La crescita è stata trainata soprattutto dal comparto degli autoveicoli, che ha segnato un +27,8% rispetto al 2014, mentre è in recessione il comparto metallurgico (-2,1%). Tale andamento trova conferma anche analizzando i dati degli altri Paesi UE, compresa la Germania che ha registrato nell’ultimo trimestre una contrazione dell’1,3%. Le attese per il primo trimestre di quest’anno non mostrano cambiamenti significativi. Quello che manca è la ripresa della domanda interna, senza la quale non si può parlare di vera crescita. Come ha dichiarato Stefano Franchi, direttore generale di Federmeccanica: “Con la crisi abbiamo perso il 30% della produzione industriale, il 25% della capacità produttiva e 300 mila posti di lavoro”. Anche I’export ha seguito questo trend con le esportazioni che sono cresciute in media del 4,3%, ma con un costante rallentamento nel corso dell’anno.
Saldatura e taglio, il mercato nazionale
II mercato italiano di saldatura e taglio dei metalli rilevato da Anasta nel 2015 registra un incremento rispetto al 2014 del 3,97%. Un andamento positivo per tutti i settori, tranne che per I’automazione di taglio che registra un dato negativo. Andando a segmentare questo risultato nei vari comparti che compongono il settore, in evidenza le saldatrici che crescono complessivamente del 12,63%, con un vero boom (+44%) per quelle a resistenza. Ma andiamo con ordine. Il 1° gruppo professionale Anasta è quello della saldatura e taglio ossigas manuale. Rappresenta il 3% a valore del totale delle vendite di settore in Italia: il fatturato in Italia ha registrato un incremento del 4,98% rispetto al 2014. In particolare, hanno ottenuto i migliori risultati i riduttori di pressione (+12,54%) e le apparecchiature per impianti centralizzati di distribuzione dei gas (+11,20%); bene impugnature e lance (+2,78%), cannelli ossitaglio manuali (+3,87%); meno bene punte da taglio e saldatura (-0,79%), dispositivi di sicurezza (+0,92%) e gli accessori (-8,88%). Gli operatori del settore prevedono per il 2016 un sostanziale mantenimento del fatturato 2015 con qualche possibilità di incremento.
Il 2° gruppo professionale Anasta, che riunisce i fabbricanti di saldatrici ad arco e resistenza, rappresenta il 22% a valore del totale delle vendite di settore in Italia. Nel 2015 le vendite in Italia sono state di 114,14 milioni di euro ed hanno fatto segnare un risultato positivo +12,63% rispetto al 2014. L’analisi deve essere fatta separando i risultati delle saldatrici arco da quella delle macchine a resistenza, sempre per applicazione manuale. Per I’arco I’incremento è stato del 9,24% e in particolar modo per la resistenza che mette a segno un 43,91% rispetto all’anno prima che aveva chiuso con un segno meno. II risultato positivo delle vendite del materiale arco sul mercato nazionale si ripartisce in modo abbastanza uniforme per i vari procedimenti di saldatura: saldatrici per elettrodi +5,98%; impianti mig mag +7,94%; impianti tig +15,92% motosaldatrici +6,04%; impianti manuali taglio plasma +14,38%; ricambi e accessori e torce +9,72%. In controtendenza gli impianti manuali saldatura plasma -14,72%. È necessario sottolineare che solo una decisa ripresa del mercato domestico ed una rinnovata competitività del sistema paese potrà rilanciare il mercato delle saldatrici arco e resistenza per rafforzare la ripresa. Le prospettive per il futuro elaborate a gennaio 2016 sono prevalentemente costanti con anche qualche elemento di preoccupazione.
Il 3° gruppo professionale Anasta, riunisce i produttori dei consumabili di saldatura, un comparto che da solo rappresenta quasi la metà (il 41% per precisione) del totale delle vendite in Italia nel settore saldatura e taglio dei metalli. Secondo quanto elaborato dall’associazione, i consumabili hanno fatto segnare un incremento rispetto al 2014, sia nelle quantità (tonnellate) vendute (+4,72%), sia del volume d’affari (+2,68%). Dei sei sottogruppi che compongono la famiglia dei consumabili, registriamo un andamento positivo per gli elettrodi, +0,39% in valore e +2,95% in quantità; per i fili mig mag, +6,42% in valore e +7,51% in quantità; per le bacchette tig, +9,62% in valore e +7,88% in quantità. I fili animati segnano un incremento positivo a quantità (+5,77%) ed una lieve flessione a valore (-0,14%). È risultato invece negativo l’andamento dei flussi arco sommerso (-6,75% a quantità e -7,43% a valore) e dei fili arco sommerso (-8,95% a quantità e -5,61% a valore). La ripartizione del mercato è sostanzialmente sempre la stessa, con i fili mig-mag sempre preponderanti in quantità rispetto agli altri prodotti.
Il 4° gruppo professionale Anasta, che riunisce i produttori di robot e impianti automatici non robotizzati di saldatura, rappresenta il 16% a valore del totale delle vendite del settore saldatura e taglio in Italia. L’andamento del comparto è stato positivo con un incremento rispetto all’anno precedente del 7%. Particolarmente brillanti gli impianti robotizzati per saldatura ad arco, che hanno realizzato una crescita di quasi il 15% rispetto al 2014, confermandosi la voce più rilevante (oltre il 50%) dell’intero gruppo professionale. II comparto degli impianti automatici (non robotizzati) per saldatura ad arco ha invece realizzato una diminuzione del 2,7% rispetto al 2014. La consueta indagine semestrale sulle aspettative dei costruttori ha confermato sia a luglio 2015 che a gennaio 2016 le buone prospettive sugli investimenti per l’anno in corso, anche se si intravede qualche primo accenno di preoccupazione. Rimane estremamente critica la situazione circa le restrizioni nell’accesso al credito.
II 5° gruppo professionale Anasta che riunisce i produttori di impianti automatici di taglio rappresenta il 18% a valore del totale di settore. Le vendite, dopo un 2013 in calo del -11,5% rispetto al 2012, ed un 2014 che aveva fatto segnare un incremento del 5,23%, nel 2015 sono tornate quasi ai valori del 2013 con un calo del 4,65% rispetto all’anno precedente. L’arretramento è da imputarsi in toto agli impianti automatici per taglio termico (-11,34%), mentre quelli per taglio laser mantengono una sostanziale stabilità.