
Un confronto con il presidente Gianluca Cerlini, presidente ERSI, per fare il punto sul comparto della Sicurezza e sulle strategie dell’associazione serraturieri dopo la Convention internazionale ERSI/ELF a Bologna.
Ecco alcune anticipazioni dell’ampia intervista in Ferrutensil di Giugno.
Esperti Riferme Serrature Italia è un’associazione libera, autonoma e volontaria senza fini di lucro di persone che operano nei settori di attività che riguardano le serrature e le riferme in genere, in ogni loro applicazione civile e industriale, di produzione e di utilizzo. ERSI è da sempre attenta all’aggiornamento professionale e all’opera di scambio di competenze, conoscenze ed esperienze fra i propri associati e l’attività formativa rappresenta un punto di forza dell’associazione che si vede ora impegnata ad ampliare la propria attività con percorsi di formazione specifici, che accompagneranno soprattutto il serraturiere nei diversi momenti e aspetti della propria crescita professionale. Come il percorso formativo per sviluppare le competenze, conoscenze e abilità in conformità alla norma tecnica UNI 11557:2014 per la qualifica e certificazione del Serraturiere e del Tecnico di Casseforti. Nel prossimo futuro ERSI progetta un allargamento dei capitoli di attività e una spinta sull’integrazione digitale. Ne abbiamo parlato con il presidente Gianluca ERSI (nella foto), l’indomani della Convention ERSI/ELF di Bologna, tornata in presenza dopo due anni.
Secondo lei, qual è l’andamento del mercato della sicurezza a valore e a volume?
ERSI – Partirei da un dato di fatto per fare questo tipo di analisi, basandomi su quello che leggo a livello internazionale come ad esempio l’ultima analisi di una quotata società americana – Markets and Markets – che indica un volume di affari globali di 100 miliardi di dollari per l’intero comparto. La cosa però interessante è lo sviluppo previsto con un incremento atteso da qui a 4 anni (entro il 2026) del + 40%. Se consideriamo bene questo valore e da cosa possa dipendere un simile incremento, emerge un fatto che non è verticale ma trasversale e riguarda le nuove tecnologie. Abbiamo assistito nel nostro Paese a un forte incremento di questa domanda soprattutto negli ultimi due anni. La parola “connessione” è entrata nella nostra quotidianità, è diventata familiare e non più solamente un concetto. Oggi ovunque siamo, possiamo connetterci con la nostra casa e con il nostro ufficio per vedere cosa succede e quindi gestire la nostra sicurezza anche da remoto. Questa confidenza ci porta ad avere più elasticità nel gioco della domanda e dell’offerta. Le imprese iniziano ad investire maggiormente sulla tecnologia accrescendo l’offerta di molteplici soluzioni in grado di garantire anche la connessione da remoto.