
Sika compie vent’anni e raddoppia il fatturato coi profili di metallo sartoriali
I leader nazionali dei profilati “hand made” esportano il 70% della produzione. Uno dei soci, Riccardo Secco: “Cura artigianale nei dettagli, così battiamo le multinazionali”.
Era il 2000 quando i macchinari di Sika entrarono ufficialmente in produzione. Da allora sono passate due decadi e quest’anno si festeggia il compleanno dei sarti della profilazione industriale.
L’azienda di Riccardo Secco (38 anni, in azienda dalla fondazione, nella foto) oggi è nota in tutto il mondo, dal Canada all’Australia, ed esporta per il 70% del fatturato (appena sotto i 10 milioni di euro, erano la metà solo nel 2017).
Un successo merito del personale specializzato e della capacità aziendale di personalizzare ogni singolo ordine, persino nel minimo dettaglio sul packaging, per soddisfare le esigenze del cliente. Ciò li rende competitivi a livello internazionale e permette loro di contendere fette di mercato ai top player austriaci o tedeschi, multinazionali che faticano a superare le logiche della standardizzazione per acquisire flessibilità.